26.4.07

AIDONE ENDURO 3° EXTREME



































Sono ormai tante le manifestazioni non agonistiche che allietano le nostre Domeniche enduristiche siciliane; ognuna di queste è caratterizzata da un fascino peculiare che le rende gradevoli occasioni di conoscenza degli stupendi itinerari fuoristradistici della nostra regione. Sono momenti di incontro per i tanti appassionati che si riuniscono festosamente, per i piloti impegnati nei vari campionati che le utilizzano per allenarsi e per tutti coloro che amano, senza l’esasperazione tipica dell’agonismo, cimentarsi con tracciati più o meno impegnativi a fianco dei più celebrati campioni della specialità con i quali scambiare a fine giornata impressioni e consigli davanti ad un bicchiere di buon vino.
Ma per conquistare lo status di “classica”, ovvero di appuntamento irrinunciabile nell’arco della stagione, ci vuole qualcosa di diverso, qualcosa in più.
L’Extreme di Aidone è diventato nell’arco di soli tre anni un punto di riferimento in questo panorama e ne è testimonianza il successo ottenuto dalla cavalcata che si è svolta Domenica 22 Aprile nel bellissimo circondario della città.
Oltre 220 piloti si sono ritrovati già dalle prime ore del mattino avanti al tavolo delle iscrizioni approfittando della stupenda giornata di sole che ha accompagnato tutta la manifestazione, e garantisco agli sfortunati assenti che si trattava di uno spettacolo bellissimo!
Forse nemmeno gli organizzatori si aspettavano un tal numero di convenuti che ritengo sia a livello di record, soprattutto tenendo conto che siamo nel bel mezzo del campionato.
I meriti? Tanti, a partire da Madre Natura che ha dotato Aidone di un circondario da favola con panorami spettacolari ed incontaminati: monti, colline, vallate a perdita d’occhio, boschi ed anche uno splendido lago a fare da sfondo.
A seguire anche la bellezza della cittadina con il suo suggestivo centro storico, le viuzze che si snodano inerpicandosi e le persone gentili ed ospitali come sanno esserlo solo i siciliani d’altri tempi.
Ma soprattutto gli impareggiabili ragazzi Aidonesi che trasudano amore per l’Enduro da tutti i pori: grande disponibilità dimostrata anche telefonicamente, una passione sfrenata per il nostro sport che gli legge in faccia e che riversano nella cura con cui ci fanno “scialare” perfino quando siamo alle prese con infide salite e passaggi faticosi.
Passione che contagia Vito, Walter e l’intero clan, comprese le simpaticissime ed efficienti ragazze che si occupavano delle iscrizioni, gli addetti alla protezione civile che presidiavano gli incroci ed i punti nevralgici del percorso e finanche i rappresentanti dell’Arma che visto il clima di grande sportività, disciplina ed educazione hanno bonariamente “ignorato” qualche moto con i fari mancanti...
Il nostro plauso è ancora più sentito sottolineando il fatto che i ragazzi artefici di questo popò di roba sono...10 in tutto!
Alcuni di loro li ho incontrati un sacco di volte nell’arco del giro impegnati ad aiutare i colleghi in difficoltà nelle rampe più hard o a presidiare le zone “calde” del percorso, inconfondibili nei loro completi rossi, sudati ma contenti per l’andazzo della giornata.
Giornata che, come prevedibile, è iniziata prestissimo per noi poveri catanesi, costretti ad una levataccia indicibile per arrivare sul posto ad un orario decente. E così la carovana etnea comprendente Concetto Arena, Luca Siculo (oggi solo in veste di fotografo), Nunzio Cacciola, Enzo Giannotta, e poco più tardi il sottoscritto con Marco Arena, concluse le operazioni di rito riguardanti il carico delle moto si è incamminata, poco dopo l’aurora, alla volta della agognata meta.
L’arrivo nel centro di Aidone è stato davvero suggestivo: torme di motociclisti pronti all’avventura, tantissime facce sconosciute e tante altre che non si incontrano in gara, segno di un ritrovato e/o rinnovato interesse per lo sport fuoristradistico che va coltivato e deve servire da stimolo per organizzare sempre più e meglio.
Nonostante l’altissimo numero di convenuti nessun intoppo per le operazioni di iscrizione, e dopo la rituale (buona) colazione finalmente si parte.
Diciamolo subito: percorso bellissimo, segnalato egregiamente, che ha tenuto fede alla sua fama di “enduro da uomini veri”.
Già dopo neanche due km di bei sterrati e sottoboschi arriva la prima rampa che ha mietuto vittime a mucchi, e non era neanche classificata come tratto hard!!!
Da questo momento in poi è tutto un susseguirsi di salitoni allucinanti e discese da paura con fondo ora friabile, ora roccioso con scaloni, poi ancora pietroso; sterrati veloci, ideali per riprendere un po’ di fiato e di nuovo salite; stupendi tratti di sottobosco con curvoni veloci su fondo sabbioso (tratto spettacolare e divertente al massimo) e tanto per cambiare…ramponi in salita!
All’inizio del giro ho incontrato un paio di ragazzi reduci da una serata brava e ancora poco riscaldati che prima di intraprendere una ripidissima discesa, e dopo aver iniziato la mattinata spingendo in salita, si guardavano in faccia dicendo: “non dovevo venirci qua oggi…”. Poi li abbiamo incontrati a fine giornata al ristorante contenti e soddisfatti come pasque. Miracoli dell’enduro!
Oltre alla bellezza del percorso, va segnalata anche l’assistenza di buon livello nei tratti più impervi con tanto di funi per trainare i malcapitati e l’apporto del mitico Emilio del MC Pluto che con il suo mostruoso quad 4x4 in più di un’occasione è stato risolutore nelle operazioni di traino.
Il giro, che si snodava per circa 80 chilometri non si allontanava mai più di tanto dal centro di Aidone e questo ha permesso un facile rientro a chi ha avuto qualche problema tecnico (vedi me per esempio..) nell’arco della giornata, consentendo anche il facile rifornimento di carburante a metà percorso.
Gli organizzatori, conoscendo la difficoltà dell’extreme con relativo consumo calorico, hanno ben pensato di approntare un punto di ristoro presso una tipica masseria del luogo dove a base di ricotta fresca ed altre delizie ci si è rinvigoriti in attesa dei cimenti a venire. Ed erano ancora tanti.
Come spesso avviene in questa tipologia di manifestazioni, anche qui non mancavano le alternative di percorso soft/hard, debitamente segnalate, che davano adito ai più stanchi, ammaccati o semplicemente pigri di evitare i tratti più duri.
Sia ben chiaro che però lo standard resta elevato, come si conviene ad una prova estrema..
Normale che, complice anche il caldo più che primaverile, gli intoppi provocati dai piloti meno esperti o fortunati nelle salite più impegnative hanno cominciato a far dilatare i tempi di percorrenza, come d’altronde era stato abbondantemente previsto.
Arriviamo così al clou del percorso, quella mitica “salita del rasoio” la cui fama ormai è diffusa fra gli enduristi siciliani, tanto che questo tratto-simbolo dell’extreme aidonese era presidiato da un foltissimo pubblico già da metà mattino.
Il colpo d’occhio è spettacolare: il crinale di una dorsale con fondo sabbioso, pendenza in salita da incubo, lunghezza circa 150 metri, larghezza in alcuni punti non superiore ai quaranta centimetri (!), da affrontare obbligatoriamente a tutto gas, pena il ruzzolamento laterale o peggio all’indietro. Ci vuole potenza & fegato insomma.
Il bello è che i nostalgici ed i locali si lamentavano di quanto fosse ormai diventato facile salire rispetto ai bei tempi felici in cui la larghezza del “rasoio” non superava i 15 centimetri!
Che spettacolo vedere i più bravi salire a manetta uscendo con un salto liberatorio dal tratto in maggior pendenza; tratto che l’idolo locale (meritatamente immortalato sulla locandina della manifestazione) ha percorso più volte interamente in impennata!!!
Dopo lo spettacolo appena descritto, giusto il tempo di percorrere un ultima bella mulattiera -la duecentesima della giornata- e finalmente tutti al ristorante situato all’interno della spettacolare area archeologica di Morgantina.
Qui con le gambe sotto il tavolo, allietati da poker di antipasti con pane condito, pasta al forno, arrosto misto di carne, vino rosso, torta-caffè-amaro, la stanchezza sfuma, sorrisi battute e risate si sprecano, e tutti ripercorriamo le tappe più belle della giornata.
Mentre Maurizietto Musumeci ci allieta con le sue battute esplosive, spalleggiato da Roberto Agosta in gran forma con un bel look da “spiaggia tecnica”, tanti di noi, i più giovani soprattutto si sdraiano sul prato a prendere un po’ di sole.
Arriva l’ora del rientro, sono le 18 ormai, e ci sono ancora dei reduci che stanno appena concludendo il loro giro! Niente paura, mangeranno anche loro prima di tornare a casa.
Inutile dire che l’anno prossimo saremo ancora all’extreme di Aidone, sicuri che i ragazzi ci faranno godere ancora come matti con un’altra giornata di grande enduro ben organizzato in tutti i particolari. Bravi ancora! Vi aspettiamo tutti a Catania.
Gli assenti sono avvisati: visto cosa vi perdete??
Alla prossima.

Commenti Su:http://www.migliorforum.com/fuoristradistisiculi/qui-vp3343.html#3343

Testo. Enzo Velotto

Foto. Luca Siculo 200%

24.4.07

Prima Motocavalcata Sicula

SACOM 125 ENDURO



E’ finita da molti anni l’era delle aziende artigianali in Italia degli anni 70/80 , son quindi da ammirare i progetti come quello della Sacom , piccola azienda a conduzione quasi familiare di Palermo , fondata per hobby nel lontano 1981 da Giuseppe Grilletto. Giuseppe ,detto Pino, sposa l'idea di tre amici poi divenuti soci, in Sicilia ciò che nessuno aveva mai tentato,costruire ciclomotori .All'inizio molte le difficoltà con le aziende fornitrici del nord ,vista la distanza e la scarsa considerazione che avevano. A poco a poco qualcosa e’ cambiata e si e’ arrivati a costruire negli anni produttivi (circa sette), il numero non indifferente di 350 ciclomotori venduti in tutta Italia, in quegli anni Gianluca Grilletto , figlio del titolare aveva un'età piuttosto tenera e quindi non venivano prese in considerazione alcune sue idee ,specialmente dai soci. Lo scorso anno scorso gli si e’ data fiducia ed e’ iniziata la progettazione e realizzazione del primo esemplare di mototerrona, la moto delle foto , la prima ancora prototipo,un banco prova per le successive che saranno prodotte nella seconda metà di quest'anno nelle tre diverse cilindrate :125 250 e 250 4t.
Lo scorso anno con Gianluca Grilletto la SG1 ha corso in alcune prove del regionale ma il salto di qualita’ lo sta facendo quest’anno , nelle mani di Giuseppe Castelli , esperto pilota palermitano tornato alle gare dopo 5 anni ha vinto la prima prova del campionato Siciliano Veteran1 andando sul podio nella seconda e terza , dimostrando di avere sotto una moto Affidabile e competitiva.
SACOM SG-1 125
- Motore tm 125
-Telaio al cromo-molibdeno traliccio perimetrale
- Sospensioni marzocchi shiver ant. ohlins posteriore con leveraggio
-Mozzi talon cerchi execel
-Serbatoio sotto la sella al posto della canonica cassa filtro per ottenere un più basso baricentro e più trazione
-Filtro aria a rapida sostituzione visto che e posizionato al posto solito del tappo della benzina
-Impianto frenante nissin dischi braking a margherita.

Tonino Abramo.

21.4.07

BMW 450 Sportenduro



BMW ha diffuso le foto della moto che parteciperà alla prossima gara del Campionato Mondiale Enduro classe E2 in programma in Spagna nel weekend dei prossimi 28 e 29 aprile.
Si tratta di una 450cc monocilindrica nella colorazione rossa blu e bianca che sarà portata in pista dai piloti Joel Smets e Sascha Eckert.

“IL FUORISTRADA FA’ SCUOLA”


A TUTTI I PICCOLI AMANTI DELLE DUE RUOTE

IL MOTOCLUB MONREALE INVITA TUTTI I PICCOLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE DAI 6 AI 16 ANNI ALLA MANIFESTAZIONE
“IL FUORISTRADA FA’ SCUOLA”
CHE SI TERRA IL 01/05/2007 C/O LA LOCANDA DEL MOTOCICLISTA SITA IN VIA CORLEONE - C/DA MAGANOCE ( TENUTA FRANCO CUCCIA ) -PIANA DEGLI ALBANESI ( PA ).
SIETE TUTTI INVITATI A PROVARE L’ EBREZZA DELLA GUIDA SICURA IN FUORISTRADA.
SARANNO MESSE A DISPOSIZIONE GRATUITAMENTE DALLA MOTOMONDO S.p.A. LE SFAVILLANTI HONDA OFF-ROAD DI TUTTE LE MISURE OLTRE
ALL’ ABBIGLIAMENTO TECNICO E LE RELATIVE ATTREZZATURE.

WWW.MOTOCLUBMONREALE.IT
info@motoclubmonreale.it

II° PROVA DI CAMPIONATO ITALIANO Mini Enduro


CARI AMICI
MINIENDURISTI, GENITORI ED ACCOMPAGNATORI ,SIAMO LIETI DI INVIATARVI ALLA II° PROVA DI CAMPIONATO ITALIANO CHE SI SVOLGERA’ IN SICILIA IL 29/04/2007.

DESIDERIAMO DARVI QUALCHE INFORMAZIONE IN MERITO ALLA MANIFESTAZIONE.

ABBIAMO IDEATO PER VOI UNA VERA E PROPRIA VACANZA, DATO CHE LE FESTIVITA’ VICINE ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE CONSENTONO DI POTERE FARE UN LUNGO PONTE, CHE FA PERDERE POCHI GIORNI DI LAVORO E AVRETE COSI’ ANCHE LA POSSIBILITA’ DI VEDERE, CONOSCERE ED ASSAGGIARE LE BELLEZZE , LE BONTA’ ED I PROFUMI DELLA NOSTRA TERRA.

PER FARE CIO’ ABBIAMO STIPULATO UNA CONVENZIONE DAL 22/04 AL 29/04 A CONDIZIONI MOLTO VANTAGGIOSE CON TRATTAMENTO DI “PENSIONE COMPLETA” PRESSO DI UNO DEI VILLAGGI TURISTICI PIU’ BELLI DELLA SICILIA OCCIDENTALE “CITTA’ DEL MARE” MOLTO VICINO ALL’AEROPORTO DAL QUALE SI PUO’ RAGGIUNGERE AGEVOLMENTE IL POSTO DI GARA SENZA ATTRAVERSARE IL CAOTICO TRAFFICO DELLA CITTA’ DI PALERMO.

NEL CASO DI SOLO PERNOTTAMENTTO (SENZA VACANZA) POTETE SEMPRE RIVOLGERVI ALL’AGENZIA DI VIAGGI “TOBOGGAN” CHE VI SISTEMERA’ NEGLI ALBERGHI ED AGRITURISMI CONVENZIONATI DIRETTAMENTE A PIANA DEGLI ALBANESI; LA STESSA SI PRENDERA’ CURA DI VOI PER QUALSIASI ESIGENZA: ESCURSIONI, NOLEGGI ECC. giuliana.scafidi@tobogganclub.it TEL. 0916205811 FAX 0916205890 .

LA LOCATION DELLA GARA E’ “LA LOCANDA DEL MOTOCICLISTA” SI TROVA IN UN POSTO INCANTEVOLE. SI TRATTA DI UNA TENUTA DI OLTRE 300 ETTARI DI PROPRIETA’ DEL GRANDE APPASSIONATO MOTOCICLISTA “ FRANCO CUCCIA” SUL LAGO DI PIANA DEGLI ALBANESI, UNA PICCOLA COMUNITA’ “LA PATRIA DEL CANNOLO SICILIANO” DOVE SI PARLA ANCORA IL GRECO E CHE OFFRE SQUISITE SPECIALITA’ CULINARIE, CHE FANNO PERDERE LA TESTA ANCHE AI MENO GOLOSI.

ABBIAMO STIPULATO ANCHE UNA CONVENZIONE CON LA SNAV CHE COLLEGA IL PORTO DI CIVITAVECCHIA E DI NAPOLI CON IL PORTO DI PALERMO CON UNO SCONTO DEL 30%.
PER USUFRUIRE DELLO SCONTO DOVETE SCARICARE IL MODULO DI PRENOTAZIONE DAL SITO WWW.MOTOCLUBMONREALE.COM ED INVIARLO AL BOOKING DELLA SNAV VIA FAX 0814285259 TEL 0814285555 WWW.SNAV.IT CHE VI CONFERMERA’ LA PRENOTAZIONE VIA FAX CON UNA SCADENDA ENTRO LA QUALE BISOGNA PROVVEDERE A FARE IL PAGAMENTO INVIANDONE UNA COPIA ALLA SNAV CHE VI RECAPITERA’ DIRETTAMENTE I BIGLIETTI.

PER SABATO SERA 28 ABBIAMO ORGANIZZATO UNA CENA CON PRODOTTI TIPICI E SPETTACOLO DI MUSICA FOLCLORISTICA CON DELL’OTTIMO VINO RIGOROSAMENTE SICILIANO.

VI SUGGERIAMO, PER GODERVI MAGGIORMENTE LA VACANZA, DI CARICARE IL MAGGIOR NUMERO DI MOTO SUI FURGONI DA IMBARCARE A NAPOLI O A CIVITAVECCHIA, E VIAGGIARE COMODAMENTE IN AEREO.

TROVERETE TUTTI I DETTAGLI E TUTTE LE INFORMAZIONI SUL SITO WWW.MOTOCLUBMONREALE.COM CHE SARA’ IN LINEA DA MARTEDI 03/04/07

VI ASPETTIAMO NUMEROSI PER CONFRONTARE SPORTIVAMENTE IL LIVELLO TECNICO RAGGIUNTO DAI NOSTRI “PICCOLI ENDURISTI” E TRASCORRERE INSIEME DEI GIORNI INDIMENTICABILI.

UN CALOROSO ABBRACCIO
IL PRESIDENTE
ANNA TERMINI

18.4.07

TERZA PROVA CAMPIONATO VILLAFRANCA TIRRENA 2007




























Dopo la lunga pausa dall’ultima gara di Santa Venerina ci ritroviamo tutti a Villafranca Tirrena, sito storico per l’enduro siciliano, in occasione della terza prova del campionato regionale della nostra amata specialità.
Già dalle operazioni preliminari del Sabato ci si è resi conto che l’appuntamento era molto atteso e la riprova l’abbiamo avuta quando alle 18,00 si sono chiuse le iscrizioni per il raggiungimento della soglia massima di partecipanti ammessi alla competizione che, ricordiamo, è valida anche per il seguitissimo campionato provinciale.
Non era ancora accaduto nell’arco dell’anno di totalizzare la bellezza di 200 partecipanti e l’effetto della pacifica invasione del bel centro tirrenico ad opera del variopinto circus è stato a dir poco elettrizzante!
Iscrizioni e punzonature si sono comunque svolte agilmente a riprova dell’ottimo livello organizzativo che ha caratterizzato i due giorni di manifestazione e l’effetto della panoramica del parco chiuso ricordava competizioni ben più blasonate.
Nessun problema anche per la sistemazione logistica. Il bellissimo ed ampio lungomare ha offerto la location ideale per tutti i mezzi e postazioni di assistenza; inoltre la presenza di un bar, due fornitissimi chioschi ed una provvidenziale fontanella nello spazio di 100 metri hanno offerto conforto a tutti gli “addetti ai lavori”.
I comuni mortali che non potevano avvalersi di camper e motorhome per i loro spostamenti hanno trovato ospitalità presso le strutture ricettive del circondario, alcune delle quali davvero di ottimo livello.
Folta anche la presenza femminile: sono sempre più numerose le mogli, compagne, fidanzate e figlie dei piloti che accompagnano i loro cari nelle trasferte e che meriterebbero oltre al plauso di tutti noi anche delle iniziative particolari a loro dedicate da parte di chi organizza per coinvolgerle più attivamente nelle manifestazioni.
Chi scrive, questa volta non ha seguito la gara solo nella veste di indomito amatore delle faccende di enduro, ma ha pensato bene dopo una breve pausa di “soli” 23 anni di cimentarsi nella competizione; per questo motivo cercherò di raccontandovela in una duplice versione cercando di lasciare fuori l’inevitabile coinvolgimento dovuto all’emozione di ritrovarsi alla partenza nello stesso luogo che nel 1980 mi battezzò all’esordio nel campionato cadetti…
Beh, in verità al mio arrivo ho incrociato un po’ di colleghi alle O.P.: Franco Battista, Giuseppe Castelli, Arcuri (padre..), Baffo Antonuccio, Carmelo Reina, Tino Litrico, Puccio Guerrieri, Cacopardo, Roberto Santonocito, Piazza, Filippo Costanzo, Leo Marano, Santi Guardo, l’inossidabile Concetto Arena (grazie, come sempre) e tanti altri…tutta gente che c’era anche 30 anni fa!!!
Per fortuna le tante facce nuove, almeno per me, mi hanno riportato alla realtà ed alla consapevolezza che è passato un po’ di tempo e che è sempre bellissimo essere in sella anche con qualche chilo in più ed altrettanti capelli in meno.
Finalmente Domenica mattina!
Sveglia, colazione, cerimonia della vestizione e con la mia compagna, giunta da Napoli per l’occasione, mi reco alla partenza. Quanti siamo!!!
Nessun intoppo per la consegna delle tabelle, già impeccabilmente sviluppate dai solertissimi cronometristi, ed inizio delle partenze con elvetica puntualità alle 8.30 in punto, tre alla volta per non fare ferragosto.
E giunge il momento di parlare del percorso: bello, non c’è che dire.
Vario, enduristico al massimo, scorrevole e piacevole da percorrere ed osservare.
Impegnativo e tecnico pur senza essere massacrante, ha i suoi punti di forza nella scarsa percentuale di asfalto e nella varietà dei temi offerti.
Due i controlli orari, entrambi molto larghi; al primo si giungeva comodamente con 4/5 minuti di anticipo, al secondo addirittura con una quindicina abbondante a patto di non restare imbottigliati nella ressa delle prove speciali, ma ne parleremo poi.
Poche centinaia di metri dopo la partenza si entrava in una caratteristica fiumara e si cominciava a salire lungo veloci sterrati con fondo compatto, fino ad arrivare alla prova speciale in linea, non cronometrata al primo giro.
Questa era lunghissima, ma veramente tanto, e per tutto il primo tratto costituita da un velocissimo sterrato in salita, roba da quarta e quinta in alcuni punti, per piloti con molto fegato tenuto conto delle scarpate e dirupi che facevano capolino da un lato.
In seguito il fondo diventava più pietroso e si entrava addirittura in un bellissimo tratto di sottobosco nel quale a speciale conclusa si continuava a procedere per alcuni chilometri ancora fino a giungere al primo controllo orario, situato in un piazzale asfaltato in una zona incantevole, spesso meta di gitanti durante la bella stagione.
Questo era anche il punto più alto del percorso; da qua in poi si cominciava a scendere dapprima sempre nel bosco con una serie di curvoni bellissimi con appoggi invitanti e poi con una serie di sterrati a fondo misto che tenevano alta la concentrazione.
Dopo qualche chilometro di nuovo un sottobosco con una discesa mozzafiato lenta ma molto tecnica con alcuni tornantini talmente stretti che imponevano di scendere dal mezzo per girarlo a mano!
Alla fine si arrivava a valle e si entrava in un suggestivo...fiume, nel letto del quale si procedeva per un bel pezzo alle prese con un guado costante su fondo costituito da tipiche pietre lisce e fango.
Si giungeva quindi al controllo a timbro ed all’unico tratto impegnativo in salita che è stato risparmiato ai cinquantisti, locali, promosport e regolaristi.
Gli ultimi chilometri in sterrato conducevano al livello del mare dove non poteva mancare una escursione per quanto breve sulla battigia lambita dal mare. C’era proprio tutto!
Fettucciato proprio alla fine del percorso e subito dopo controllo sul lungomare.
Nonostante il giro non avesse nessuna delle caratteristiche durissime delle gare precedenti, proprio la sua varietà unita alla continuità dei tratti in fuoristrada ha provato i partecipanti, complice anche una caldissima giornata di splendido sole.
Fra i tanti meriti dell’esperta organizzazione vanno segnalate le impeccabili segnalazioni, visibilissime in ogni tratto e la rassicurante presenza di numerosi “angeli custodi” dello staff, riconoscibili dalle pettorine gialle, che lungo i punti strategici del giro accompagnavano i passaggi e vigilavano sull’andamento della manifestazione.
E veniamo alla prova speciale cross test: molto spettacolare per il pubblico che infatti ha affollato l’area fin dalle prime ore del mattino complice anche la felicissima posizione che la rendeva godibile da più punti anche asfaltati.
Purtroppo, nonostante la spettacolarità dovuta all’alternanza di tratti molto veloci con zone tecniche piene di curve e varianti e la presenza di un bel salto, questa era troppo corta, i più veloci la percorrevano in un minuto e mezzo, colpa anche di un permesso negato all’ultimo momento inerente allo sfruttamento di un area limitrofa. Il fondo particolarmente friabile già dopo i primi passaggi ha dato origine a buche ed avvallamenti che hanno messo a dura prova piloti e mezzi, tanto che nei giri finali abbiamo assistito a numerose cadute fortunatamente senza conseguenze.
Ancora una volta, grazie alla ormai consueta presenza dei tabelloni luminosi il pubblico e gli addetti ai lavori hanno potuto confrontare immediatamente i tempi di percorrenza, elemento che aiuta la comprensione dei meccanismi un pò complessi del nostro sport.
Trovo francamente negativa la bagarre che purtroppo si scatena all’ingresso della prova speciale dove a volte fra i piloti in attesa di entrare, anche più di venti contemporaneamente, si arriva a sfiorare l’alterco. Per fortuna i volenterosi cronometristi ancora una volta hanno messo una pezza cercando di disciplinare l’afflusso e cercando di far seguire un ordine di partenza, quando possibile, in virtù della numerazione dei piloti così da scongiurare la beffarda eventualità di prendere ritardi a dispetto della comodità dei tempi di percorrenza dei controlli.
Sono eventi ricorrenti ogni qual volta, da sempre, le prove speciali vengono posizionate alla fine dei trasferimenti e non è possibile per questo sfruttare
il naturale scaglionamento dei gruppi di corridori.
La linea, come già detto, per quanto ben presidiata dall’organizzazione di gara, dagli addetti della protezione civile e dai soccorritori, era lunghissima, situata in una zona poco raggiungibile dal pubblico e pertanto nonostante sia stata ben più determinante ai fini del risultato rispetto al fettucciato, non è stata seguita come avrebbe meritato.
Sento il dovere di aprire una breve parentesi concernente il mio rientro in gara dopo tanto tempo, relativamente al regolamento.
Mi avevano detto in tanti che rispetto ai miei tempi, quelli della regolarità, alcune cose erano cambiate, non tante a quanto ho avuto modo di notare…
La linea, mi si diceva, non si può assolutamente provare e/o ispezionare se non a piedi; beh, Sabato sembrava di scampagnare a Pasquetta, tanto che mentre arrancavo mano nella mano con la mia compagna intere compagnie di gitanti in auto, jeep e moto scorrazzavano allegramente in entrambi i sensi di marcia. Capisco che era lunga, ma…
La cosa più strana rispetto ad una volta è la possibilità oggigiorno di poter tranquillamente percorrere in senso contrario a quello di marcia tratti di c.o. ma la cosa più innovativa è la possibilità di timbrare la tabella, fare dietrofront e dirigersi tranquillamente al posto assistenza o altrove incrociando bellamente gli altri concorrenti. Comodo però!
Trovo francamente sciocco invece l’uso di impennare a velocità esagerata sull’asfalto fra bambini, pubblico ed ambulanze all’uscita della prova di cross test ed in prossimità dell’arrivo; qui si può veramente far male a qualcuno. L’usanza è poi ancor più superflua in quanto non c’è più l’assillo dei controlli tirati, quindi pensiamoci su prima di fare sciocchezze; c’è mancato poco che il commissario di gara strappasse la tabella ad un giovane irruento proprio all’ultimo giro…
Tengo a precisare che simili comportamenti si vedono ovunque, quindi nulla da imputare in particolare all’organizzazione di Villafranca per questi episodi…
Come sempre i Fuoristradisti Siculi non scendono nel dettaglio della gara e soprattutto delle classifiche, per le quali vi rimandiamo come sempre al Co.Re Sicilia, ma diciamolo che Lombardo volava e che Scuderi nonostante una gran caduta ha fatto un ottimo secondo assoluto.
Come prevedibile grande prestazione dei piloti locali, alcuni di loro nelle prime posizioni. Ottima la performance del simpatico e veloce Salvatore Buda, assiduo frequentatore del “sitosiculo”: ottimo campionato il suo, secondo di categoria dietro il forte Grimaldi da Palermo. Primo nella sua classe Rob Santonocito nonostante i vari problemi tecnici in fettucciato e solita prestazione da manuale per l’highlander Marano. E per fortuna che non si trovava molto a suo agio...! Un plauso al vecchio leone Battista che ha rotto, ma ha piazzato un settimo assoluto nel primo cross test! Grandi i cinquantisti, ma non è più una sorpresa, questi ragazzini decollano...Un saluto al Dott. Iurato, proprio una bella persona!
E poi viva come sempre i mini enduristi teneri e sbalorditivi con la loro grinta, e le nonne della “regolarità”: ammetto che vedevo transitare con una certa invidia quei trattori inarrestabili di trent’anni orsono mentre spingevo sconsolato la mia moto che ha rotto il cambio all’inizio del secondo giro!!
In conclusione una vera grande festa dell’enduro, svoltasi in una delle sue “piazze” più classiche e prestigiose; un bravo a tutti, organizzatori e piloti che tengono vivo lo sport più bello del mondo nonostante in tanti ci remino contro, ma di questo ne parliamo un'altra volta..
Ed a proposito di classiche, la prossima è a Ragusa; io non vedo l’ora e voi?
Ciao a tutti, dite la vostra.
Sul Forum. http://www.migliorforum.com/fuoristradistisiculi/qui-vp3132.html#3132
Testo Enzo Velotto

Foto Luca Siculo 200%