30.5.09

Appuntamenti per Domenica 31

È Sabato….. fine settimana c’è chi ancora lavora e chi oggi già è uscito per il giretto in fuoristrada… ma come ogni Sabato metto on line gli appuntamenti per Domenica.
Gara di Campionato Regionale Enduro F.M.I.

Io Con Concetto abbiamo appuntamento a Regalbuto con un gruppo di ragazzi del luogo, per perfezionare il giro in programma per inizio Settembre.
Quindi non saremo presenti alla gara d’Enduro…..ci sarà per noi il mitiko Tonino Abramo!
Buona Domenica.

Vuoi uscire con noi in Off Road? Ecco come fare!


29.5.09

Partono bene le Aprilia in Sardegna



Prima tappa oggi per il Sardegna Rally Race, terza prova del
Mondiale Cross Country. Le Aprilia del Team Giofil partono bene e, nonostante la poca navigazione delle due prove speciali odierne, sono terza e quarta nella 450 con Ceci e Zanotti.



Dopo il prologo di ieri è partito oggi ufficialmente il Sardegna
Rally Race, terzo appuntamento con il Mondiale Cross Country dopo Abu Dhabi e Tunisia. La tappa di oggi, da San Teodoro a Cardedu ha subito fatto entrare nel vivo la gara, con i suoi 370 chilometri totali che hanno impegnato i piloti fino a tarda sera. Due le prove speciali
previste, rispettivamente di 90 e 110 chilometri.
I piloti del Team Aprilia Giofil, consci della lunghezza e delle difficoltà che li
aspettano nelle cinque giornate, sono partiti con una certa cautela. La tappa non era molto navigata, per cui ha favorito i velocisti puri, in attesa delle giornate più "intricate" dove la navigazione reciterà un ruolo fondamentale. Il migliore dei tre alfieri Giofil è stato Paolo Ceci, ottavo assoluto e terzo della 450 alle spalle di Mancini e Pain. Il modenese ha avuto un problema con il manubrio proprio nella fase iniziale della prima PS, dovendo guidare per ben settanta chilometri con il manubrio in posizione abbassata. Subito alle sue spalle è terminato Alex Zanotti: il sammarinese ha badato soprattutto a non commettere errori, guidando con un buon passo inattesa delle tappe più navigate, dove la "scuola italiana" può riuscire a fare la differenza.

Anche Massimo Chiesa ha guidato con prudenza, ma soprattutto ha
faticato un po´ a prendere il giusto ritmo, concludendo in quindicesima posizione, settimo della 450. Anche lui, vero specialista della
navigazione, aspetta le prossime tappe, soprattutto la terza che sulla
carta si presenta come potenzialmente decisiva.
Domani si riparte da Cardedu alla volta di Arborea, un coas to coast che con i suoi 340
chilometri totali porterà sulla costa occidentale della Sardegna. Due
le prove speciali previste, di 70 e 60 chilometri.


Informazioni e foto
sulla gara dei piloti Aprilia-Giofil sono disponibili sul sito web
http://www.giofil.com/

News By Tonino Abramo

28.5.09

DI CHI E’ LA COLPA ???




Oramai siamo al 50 per cento delle gare del Campionato Siciliano Enduro e sicuramente tantissime cose si sono sistemate nelle organizzazioni e sicurezza dei piloti (dagli ultimi cinque anni ad oggi) ma tante altre cose sono ancora da migliorare nonostante gli immani sforzi del CO.RE. Sicilia e di tutti quelli che si spendono in prima persona affinché tutto vada nei migliori dei modi, come gli ORGANIZZATORI , GIURIA e DIRETTORE DI GARA, ma questi ultimi nulla possono contro le intemperie, cronometristi e la burocrazia che con le nuove leggi-decreti-regolamenti dei parchi ecc. rende sempre più difficile organizzare gare di Enduro.

La cosa più BRUTTA che io ho notato e toccato con mano e il fatto che, in ogni provincia della Sicilia ci sono interpretazioni diverse delle leggi-decreti-regolamento dei parchi ecc. Vi porto qualche esempio successo proprio in quest’anno di gare; A Ragusa nella terza di campionato il venerdì, cioè il giorno prima della verifiche tecniche-punzonatura, abbiamo rischiato di non correre per colpa di male e duplice interpretazione di due ALTI DIRIGENT/FUNZIONARIO, uno di Polizia e l’altro della Provincia; La provincia vistosi arrivare una richiesta di nulla osta per gara Motociclistica di Enduro, scrive espressamente e in modo molto chiaro che la gara non necessita di alcun “NULLA OSTA” perché i motociclisti attraversando le strade di propria competenza, sono in regola con il codice stradale e di conseguenza ne dovranno rispettare tutte le norme, VELOCITA’-DIVIETI ECC. ECC. , visto che le strade non necessitano di alcuna chiusura al traffico e visto che la “COMPETIZIONE” è fatta solamente in luoghi privati regolarmente autorizzati dai proprietari (PS), visto le autorizzazione dei Sindaci dei comuni toccati (più comuni), “ANCHE SE RIENTRA NELLE NS COMPETENZE, QUESTO GENERE DI GARE NON NECESSITANO DI ALCUN TIPO DI NULLA OSTA, PER I MOTIVI INDICATI”. Questo diceva la provincia di Ragusa con una nota scritta al M.C. Hobby Motor richiedente del NULLA OSTA , ed è la stessa cosa che ci scrive sempre la Provincia di Catania quando si va ad organizzare gare di Enduro, ormai accade dal 2006 e tutto e andato BENE a CATANIA. Ritorniamo a Ragusa, il dirigente di Polizia vistosi arrivare da parte dell’organizzatore solamente i nulla osta dei Sindaci accompagnata dalla nota della provincia, emette subito per iscritto CHE LA GARA NON SI POTEVA EFFETTUARE IN QUANDO MANCANTE DI AUTORIZZAZIONE(NULLA OSTA) DELLE PROVINCIA……(interpretazione diversa, funzionario e dirigente)
DIREI VERAMENTE IMPRESSIONANTE ED INACCETTABILE !!!
Ma meno male che qualcuno dell’organizzazione conosceva DIO IN PERSONA, tutto si è risolto in nottata in modo positivo. E se per caso capitava a un organizzatore che non aveva alcuna amicizie con i santi o il PADRE ETERNO ?? vi immaginate quello che poteva succedere…MA !!!

Di chi è la COLPA ?!

Altro esempio, Gara di Caltagirone ricadente nella provincia di Catania; L’organizzatore richiede alla provincia il nulla OSTA la provincia risponde regolarmente, che la gara non necessita di nulla osta……..(la stessa cosa che ha risposto la provincia RG) ma visto che si deve passare da una zona regolamentata (DEMANIO) l’organizzatore fa regolare richiesta di solo passaggio di moto per una “gara di campionato siciliano Enduro” specificando ben CHIARO che all’interno del parco tutte le norme previste dal regolamento e del codice stradale sarebbero state tutte rispettate, e che nessun tipo di COMPETIZIONE SAREBBE STATA FATTA ALL’INTERNO (infatti le PROVE SPECIALI dove vi è la competizione ricadevano al di fuori del DEMANIO). Il funzionario responsabile del demanio rilascia regolarmente l’autorizzazione al passaggio di moto da Enduro, purchè non ci sia alcuna competizione tra i motociclisti. Ma accade che il comandate del corpo forestale, in un primo momento (una settimana prima) vedendo l’autorizzazione del dirigente degli uffici demaniali, dice, “RAGAZZI DIVERTITEVI”, (detto dagli organizzatori) mentre il sabato mattina telefonicamente invita gli organizzatori a non far passare le moto all’interno del parco, nonostante abbiano regolare AUTORIZZAZIONE DI TRASFERIMENTO MOTO DA ENDURO SENZA ALCUN TIPO DI COMPETIZIONE, (questo l’ho sentito anche io telefonicamente in viva voce) inutili sono le spiegazioni da parte degli organizzatori che cercano di fargli capire che non c’è alcuna competizione nel trasferimento, il comandante gli risponde a tono dicendo chiaramente che nessuno gli poteva impedire di fermare la gara BLOCCANDO TUTTI I MOTOCICLISTI E CONTROLLARE I DOCUMENTI….immaginatevi un controllo generale di tutti….si sarebbe fatto NOTTE PIENA, ma come mai queste persone hanno aspettato il sabato per dirgli TUTTO QUESTO ??!!!

Di chi è la colpa ???

Forse della provincia che dice “CHE NELLE GARE DI ENDURO NEI SOLI TRASFERIMENTI NON C’E’ ALCUNA COMPETIZIONE” ?!
forse del codice stradale che lo specifica anche chiaramente,
forse del Regolamento nazionale ENDURO della FEDERAZIONE MOTOCICLISTICA ITALIANA CHE SPECIFICA CHIARAMENTE COSA SONO LE GARE DI ENDURO, forse di chi è preposto al RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI o di chi è PREPOSTO AL CONTROLLO DELLE LEGGI DANDONE INTERPRETAZIONI A VOLTE ANCHE PERSONALI SOLO PERCHE GLI STANNO SULLE SCATOLE I MOTOCICLISTI ? !

NOSTRA ?!!
CHE FACCIAMO GIRARE L’ECONOMIA LOCALE SPENDENDO SOLDINI IN LUOGO PORTANDO CENTINAIA DI PERSONE CHE SPENDONO ALTRI SOLDINI SUL POSTO E NON SOLO, INFATTI SI VENDONO MOTO-ATTREZZI-RICAMBI-ABBIGLIAMENTO ECC. ECC. ?!

NOSTRA ?!!
CHE FACCIAMO DIVERTIRE I PILOTI CHE SI LAMENTONO COMUNQUE VADA LA MANIFESTAZIONE ?! QUI CI STA UN DETTO SCRITTO E INVENTATO DAME: “GLI ORGANIZZATORI SONO COME GLI AGNELLI; O SONO CORNUTI, O SONO CASTRATI O SONO SCANNATI”.

NOSTRA?!!
CHE TROVIAMO ANCHE CHI E’ STATO BECCATO A TAGLIARE DA UNA PUNTA ALL’ALTRA UNA CURVA DI DUECENDO MT IN UN FETTUCCIATO, CHE MI DICE, DOPO AVERLO PENALIZZATO CON 300 SECONDI, CHE NON CORRERA’ PIU’ PER LA FMI ….MA ANDRA A CORRERE IN ALTRO CAMPIONATO NON FEDERALE…(io gli ho detto chiaramente che persone non sportive e meglio non averle nel ns campionato federale e gli domando anche.. ma nell’altro campionato dove andrai è permesso accorciare tagliare le P.S. per fare meno tempo ??? ed è permesso spaccare le fotocellule dei crono quando sei incazzato?? Io credo di NO !! )
MI DICE ANCHE CHE LUI “CI PAGA” PER FARE LE GARE E NESSUNO LO PUO’ PENALIZZARE O SQUALIFICARE….A questo punto capisco tutto….ed è meglio tagliare il discorso, sapete….ormai…sono…una …persona che fa parte della…FMI…e mi devo comportare….BENE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
DIALOGO SI….MA..
ragazzi per favore…...divertiamoci !!

NOSTRA!!??
CHE ANCORA OGGI NONOSTANTE LE LEGGI E REGOLAMENTI A TRIPLA INTERPRETAZIONE, LA BUROCRAZIA, LA TROPPA IGNORANZA NELL’ESPRIMERSI E NEL RILASCIARE LE GIUSTE AUTORIZZAZIONI DA PARTE DELLE AUTORITA’ COMPETENTI……….SIAMO ANCORA QUI AD ORGANIZZARE.



Luca, ECCO di chi è la colpa – “DI TUTTI GLI ORGANIZZATORI E GLI APPASSIONATI COME ME”.

Visto !!! si sono trovati i colpevoli quando le gare vanno male !!!



ALLEGO QUALCHE PICCOLO APPUNTO, PER FARVI CAPIRE IN QUALE CONFUSIONE CI TROVIAMO, QUANDO SI CERCA DI AVERE LE VARIE AUTORIZZAZIONI.




LA FMI E IL FUORISTRADA

Premessa
La FMI è da sempre impegnata nel settore del “Fuoristrada”.-
L’impegno “istituzionale” nella promozione dell’attività sportiva fuoristradistica non è però stato sempre accompagnato di una sufficiente attenzione ai problemi di carattere legale conseguenti alla normativa restrittiva adottata a partire dagli anni ’80 da molte Regioni.-
Fino a metà agli inizi degli anni ’90 vi sono in realtà state varie iniziative di studio ed intervento, ma queste sono state sempre confinate all’ambito locale regionale presso cui nascevano senza un reale coordinamento centrale a livello nazionale.-
In effetti solo a partire dal 1994 lo studio delle problematiche “legali” del fuoristrada ha ricevuto impulso a livello centrale, è stato quindi proposto all’attenzione della “Commissione Utenza” della FMI in occasione della sua ricomposizione con nuovi membri.-
Tale Commissione ha agito su due fronti: per un verso ha elaborato una ipotesi di nuova regolamentazione della materia a livello di legge statale, e per un altro verso si è proposta di supportare un caso pilota per arrivare ad ottenere dalla Corte di Cassazione l’interpretazione più favorevole possibile delle esistenti norme regionali sulla circolazione fuoristrada.-
Il disegno di legge in questione (i cui principi guida paiono conservare ancora oggi validità e verranno meglio illustrati nei capitoli seguenti) è stato depositato alla Camera dei Deputati a cura di parlamentari “amici” nel 1996, ma non è mai stato concretamente esaminato in aula in quanto teoricamente “assorbito” nell’ultima legge sulle modifiche al Codice della Strada (legge su cui peraltro detto progetto non ha inciso minimamente).-
La seconda iniziativa invece ha condotto al supporto legale nell’impugnazione di verbali di contestazione di violazione della legge regionale ligure sul “fuoristrada”, impugnazione avviata da legali del MC Sanremo a tutela di 4 propri soci contravvenzionati.-
Detta iniziativa si è quindi felicemente conclusa con la sentenza n. 2479/02 della Corte di Cassazione di cui si parlerà ampiamente in proseguo, sentenza che - oltre ad annullare i verbali impugnati - esprime una interpretazione del Codice della Strada fortemente positiva per l’utenza motociclistica.-
In ultimo nel corso del 2003/04 la Presidenza FMI ha inteso dare un senso più compiuto alle attività fino a quel momento svolte, ed ha promosso una serie di incontri presso i Comitati Regionali delle Regioni in cui più è sentito il problema della legislazione vincolistica al fine sia di illustrare le tesi giuridiche fino ad oggi elaborate, sia di aprire un dibattito per verificare la condivisione tra tutti gli utenti dei principi su cui queste si basano, nonché raccogliere ogni suggerimento od esperienza sorta la livello locale. Il tutto finalizzato a riassumere ogni contributo disponibile nel presente vademecum.-

Il concetto di fuoristrada come legittima attività ricreativa e sportiva
Dichiarare che il “fuoristrada” è una legittima attività ricreativa e sportiva sembra una affermazione ovvia e superflua per chi vive nell’ambiente dell’utenza motociclistica.-
Viceversa così non è per molti dei nostri interlocutori esterni alla FMI (innanzi tutto politici e amministratori locali, ma anche stampa e pubblicistica varia).-
E’ indubbio, infatti, che per una certa corrente di pensiero che impropriamente potremmo definire “ambientalista” la circolazione motorizzata su percorsi a fondo naturale sarebbe pratica “intrinsecamente negativa”, in quanto a fronte di un significativo impatto ambientale non sarebbe giustificata da nessun interesse “meritevole di tutela”.-
Dovendo quindi affrontare in maniera quanto più possibile organica il tema del Fuoristrada, parrebbe essere opportuno premettere e ribadire come a nostro avviso:
a) l’attività fuoristradistica abbia una così consolidata storia e tradizione da non poter non essere considerata di diffusa valenza ricreativa e sportiva;
b) come tale l’attività fuoristradistica non possa essere discriminata rispetto ad altre attività ricreative e sportive pure esse dotate di impatto ambientale significativo (v. ad es. lo sci o la caccia);
c) conseguentemente l’attività fuoristadistica possa certamente essere “regolamentata”, ma non debba essere aprioristicamente “vietata” senza ledere fondamentali principi di libertà individuale.-

Il territorio come risorsa da distribuire e la tutela dell’ambiente
Posto quindi che l’attività fuoristradistica è una legittima forma di attività ricreativa e sportiva, può osservarsi che essa, al pari di altre analoghe attività, propone una particolare forma di uso del “territorio”, soprattutto nei suoi ambiti non ancora urbanizzati.
Il territorio è peraltro una risorsa “delicata” e sempre più “limitata”.-
Dette due caratteristiche meritano un approfondimento. In particolare:
a) La delicatezza del territorio (e quindi la necessità condivisa da tutti di preservare l’Ambiente quale nostro patrimonio fondamentale) implica che le attività - quali il “fuoristrada” - che hanno un significativo impatto ambientale debbano essere opportunamente regolamentate.
Regolamentare, però, non significa “vietare”, non essendo ragionevole impedire ogni attività una volta che con vincoli limitati e mirati fosse comunque assicurato l’obiettivo di preservare incontaminate le aree naturali di maggior pregio, nonché l’obiettivo di salvaguardare ogni altra area da eccessive concentrazioni locali di utilizzo capaci di incidere irreversibilmente sull’equilibrio ambientale.-
b) La limitatezza del territorio come risorsa disponibile è da mettersi in relazione non solo con l’elevata densità di popolazione delle nostre regioni, ma anche con la sempre maggior “domanda” individuale di uso del territorio prodotta dallo sviluppo socio economico.
La gente, infatti, matura sempre di più non solo l’interesse ad esercitare sul territorio attività ricreative che utilizzano molti spazi, ma anche il bisogno si “sentire” vicino a se l’esistenza di aree incontaminate dagli elementi negativi (e tra questi l’affollamento e la circolazione motorizzata) che normalmente sono presenti nei centri urbanizzati di residenza.-
Inoltre, sia le attività ricreative alternative (mountain bike, escursionismo, raccolta funghi, bird watching, equitazione, ecc…), che la ricerca di aree “incontaminate”, propongono forme di uso del territorio alternative, e per certi versi poco compatibili, da quelle insite nell’attività fuoristradistica.-
A nostro avviso tutte tali forme di utilizzo del territorio, così come l’attività fuoristradistica, sono parimenti legittime, ma nessuna di queste ha diritto di espropriare totalmente un’altra da ogni possibilità di esercizio. La soluzione è quindi da ricercare in forme di regolamentazione che distribuiscano l’uso del territorio tra le indicate esigenze in modo sia da rispettarne i diversi gradi di importanza e rilevanza sociale, sia di garantire a tutte un minimo ambito di praticabilità.-
Ovviamente un tale tipo di regolamentazione, che rifugga dalla semplicistica logica del “tutto permesso” o del “tutto vietato”, è di notevole complessità.-

La rappresentanza della FMI e la promozione della “cultura delle regole”
La “complessa” regolamentazione sopra auspicata dovrebbe essere ricercata tramite il dialogo e confronto tra le parti interessate e le forze politiche chiamate ad approvarla.-
L’esito di tale confronto non può non essere influenzato dal grado di autorevolezza che potrà avere la FMI come rappresentante dell’utenza motociclistica.-
A nostro avviso l’autorevolezza della FMI sarà proporzionale alla diffusione nell’utenza motociclistica della “cultura delle regole”, ossia della effettiva diffusione di una prassi di rispetto delle norme vigenti anche quando queste fossero “scomode”.-
Fino a che, infatti, il motociclista sarà visto come soggetto normalmente “indisciplinato”, gli interlocutori della FMI troveranno superfluo discutere con questa il miglioramento delle regole esistenti, dandosi per scontato che i rappresentati della FMI stessa cercheranno comunque di sottrarvisi.-
Occorre inoltre considerare che l’attività fuoristradistica (a differenza di altre attività ricreative di pari o superiore impatto ambientale, come ad es. lo sci che necessita di ampi disboscamenti per essere esercitato) soffre di una immagine negativa presso l’opinione pubblica anche per altri motivi: circolare con mezzi motorizzati su fondi naturali è visto solo come l’esportazione in ambiti naturali di quanto di più negativo vi possa essere nei centri urbani (rumori e smog).-
E’ quindi fondamentale il miglioramento dell’immagine del motociclista fuoristradista nei mass media.-
A tal proposito appare sicuramente rilevante lo sforzo che tutto l’ambiente motociclistico dovrà fare per promuovere il rispetto di ogni forma di normativa esistente in riferimento ai mezzi motorizzati (ad. es., come potrebbe essere banale ma non superfluo ricordare, circolare con documenti e assicurazione in regola, marmitte non modificate, impianti elettrici efficienti, ecc…).-


NORMATIVA VIGENTE

Norme generali
Non esiste a livello statale una disciplina specifica sulla circolazione “fuoristrada”.-
Riguardo alla circolazione motorizzata su strade “a fondo naturale” è però possibile fare riferimento al vigente Codice della Strada (D.L. 285/92 e successive modificazioni).-
L’art. 2.1 di tale normativa definisce la “strada” come “area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali”.-
Conseguentemente un’area è definibile come strada quando si riscontra di fatto l’indicata caratteristica (e ciò indipendentemente dall’eventuale inserimento dell’area in una elencazione ufficiale delle strade, ed indipendentemente dall’esistenza di eventuali interventi dell’uomo per approntarle alla circolazione, cfr. in punto ad es. Cons. Stato n. 196/74). La strada così individuata può essere sia privata che pubblica (ricorrendo quest’ultimo caso al presentarsi di ulteriori varie circostanze, tra cui la concreta idoneità della strada a soddisfare esigenze di carattere generale, cfr. in punto Cons. Stato n. 1155/01)
L’art. 3.1.48 offre poi la seguente definizione: “SENTIERO (o MULATTIERA o TRATTURO): strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni o di animali.”
A fini della legge statale (che in materia prevale sulla legislazione regionale) i sentieri e le mulattiere sono perciò indiscutibilmente delle strade, sia pure a fondo naturale.-
Sulle “strade sentiero” e “strade mulattiera” la circolazione motorizzata è quindi regolamentabile ai sensi del successivo art. 6.4 che recita: “L’ente proprietario della strada può, con l’ordinanza di cui all’art. 5, comma 3: a) disporre, per il tempo strettamente necessario, la sospensione della circolazione di tutte o di alcune categorie di utenti per motivi di incolumità pubblica ovvero per urgenti ed improrogabili motivi attinenti alla tutela del patrimonio stradale o ad esigenze di carattere tecnico; b) stabilire obblighi, divieti e limitazioni di carattere temporaneo o permanente per ciascuna strada o tratto di essa, o per determinate categorie di utenti, in relazione alle esigenze della circolazione o alle caratteristiche strutturali delle strade; c) riservare corsie, anche protette, a determinate categorie di veicoli, anche con guida di rotaie, o a veicoli destinati a determinati usi; d) vietare o limitare o subordinare al pagamento di una somma il parcheggio o la sosta dei veicoli; e) prescrivere che i veicoli siano muniti di mezzi antisdrucciolevoli o degli speciali pneumatici per la marcia su neve o ghiaccio; f) vietare temporaneamente la sosta su strade o tratti di strade per esigenze di carattere tecnico o di polizia, rendendo noto tale divieto con i prescritti segnali non meno di quarantotto ore prima, ed eventualmente con altri mezzi appropriati.-“
In altre parole ciò significa che sulle “strade sentiero” e “strade mulattiera” la circolazione non può essere vietata o limitata in via generale da leggi regionali, ma solo con provvedimenti specifici, motivati ai sensi della sopra indicata norma, adeguatamente pubblicizzati, ed emessi “dall’ente proprietario della strada”.-
In altre parole, i sentieri e le mulattiere ben possono essere pedonalizzati, ma unicamente con provvedimenti adottati nelle stesse forme con cui si pedonalizzano le altre strade.-
Inoltre occorre sottolineare che le ordinanze di pedonalizzazione possono essere emesse solo per i motivi indicati nel citato art. 6, e non anche per motivi diversi. Per fare un esempio, quindi, potrebbe essere opinabile l’ordinanza di un Comune che vietasse il transito su una strada sterrata a tutti mezzi “escluso quelli agricoli” ove l’ordinanza non spieghi perché i motocicli creino più usura della strada e più intralcio alla circolazione di un mezzo agricolo.-
Nulla, invece, è previsto nella legge statale con riferimento alla circolazione “fuoristrada” nel senso stretto del termine. Al riguardo assumono quindi rilievo le norme di legge regionale ricapitolate di seguito.-

Norme regionali



Piemonte:
La legge regionale 32/82 all’art. 11 recita: ”Su tutto il territorio regionale è vietato compiere, con mezzi motorizzati, percorsi fuoristrada. Tale divieto è esteso anche ai sentieri di montagna e alle mulattiere, nonché alle piste e strade forestali ….”.-
La norma appare quindi in palese contrasto con la interpretazione sopra delineata, e si auspica venga disapplicata.-
Il medesimo articolo 11 permette poi ai Comuni, sentite le Comunità Montane, di individuare percorsi “ a fini turistici e sportivi … anche in deroga a quanto disposto dai commi 1 e 2 …”.-
Sono in discussione proposte di modifica della attuale normativa, che peraltro non paiono mutare l’ambito concettuale riferimento, ossia il tentativo di limitare la circolazione anche sulle strade a fondo naturale.-
Esistono inoltre numerose leggi di istituzione di parchi naturali ed aree protette in cui vieta in detti ambiti localizzati di “esercitare attività ricreative e sportive con mezzi meccanici fuoristrada”.-

Liguria:
La legge 38/92 “…disciplina la circolazione dei mezzi motorizzati al di fuori delle strade pubbliche e private anche a fondo naturale o stabilizzato …. “ (art. 2) vietando in via generale il transito “fuoristrada””.-
Tale normativa appare quindi coerente con l’interpretazione del Codice della Strada cui si aderisce. Peraltro i soggetti chiamati ad applicarla, basandosi anche su circolari interne della Regione di segno opposto, hanno di fatto interpretato la legge in senso restrittivo sanzionando anche la circolazione sulle strade a fondo naturale (tanto è vero che la nota sentenza della Corte di Cassazione di cui si dirà oltre è stata provocata proprio dalla opposizione a 4 verbali di accertamento di infrazione elevati in forza della norma in questione).-
L’art. 4 della legge offre poi la possibilità di individuare “…tracciati … per la circolazione fuoristrada dei mezzi motorizzati al fine dello svolgimento di attività turistiche sportive ricreative.”. Detta possibilità è peraltro esclusa per le aree considerate protette secondo un lungo elenco di tipologie, elenco così ampio da rendere lo strumento offerto di fatto scarsamente praticabile.
L’art. 6 offre invece ulteriori limitate possibilità di deroga al divieto di transito fuoristrada in caso di gare e manifestazioni (non più di due volte all’anno per percorso).-
L’art. 5, infine, subordina la realizzazione degli impianti fissi (che altra legge regionale rende possibili solo su aree destinate ad “attrezzature ed impianti” secondo il PTCP) alla approvazione da parte della Regione di apposito studio di impatto ambientale.-

Lombardia:
E’ in vigore la legge regionale 8/76 (come modificata dalla legge 80/89) che all’art. 26 recita: “E’ vietato il transito dei mezzi motorizzati, ad eccezione di quelli di servizio, nelle strade di cui al precedente art. 21 (strade di smacchio, mulattiere e itinerari turistici pedonali), nonché in quelle di carattere silvo pastorale riconosciute dai Comuni interessati, nelle mulattiere e nei sentieri. E’ altresì vietato il transito fuoristrada di mezzi motorizzati, ad eccezione di quelli di servizio, sui terreni del demanio forestale della regione, nonché in tutti i boschi e nei pascoli. I Comuni individuano le zone o i tracciati sui quali possono utilizzare temporaneamente percorsi motociclistici in relazione a prove o manifestazioni agonistiche imponendo tutti gli accorgimenti atti alla salvaguardia ed alla assoluta tutela degli ambiti interessati, compreso l’eventuale versamento di un deposito cauzionale …”
Anche tale norma appare quindi in palese contrasto con la interpretazione sopra delineata, e si auspica venga disapplicata.-
L’art. 24 della legge 1/93 detta poi norme più particolari relative alle modalità di richiesta ed autorizzazione delle gare.-

Veneto:
La legge14/92 disciplina la circolazione sulle strade silvo-pastorale e definisce queste all’art. 2 quali “vie di penetrazione situate all’interno delle aree forestali e pascolative” ma “escluse le strade adibite al pubblico transito”, e all’art. 3 viene chiesto alle Province e alle Comunità montane di farne elencazione ufficiale . L’ art. 4 vieta quindi la circolazione su di esse di veicolo a motore, salvo eccezioni limitate.-
Anche tale normativa appare di non semplice applicazione, dato che potrebbe essere opinabile la concreta individuazione da parte degli enti locali delle strade non adibite al pubblico transito da assoggettare alla regolamentazione in questione.-
Di rilievo è poi l’art. 5, che genericamente prescrive la possibilità (e forse anche l’obbligo) per i Comuni di individuare nei propri strumenti urbanistici le “aree da destinare alla pratica degli sports fuoristrada”, ed impone la necessità del parere favorevole dei servizi forestali regionali per l’autorizzazione delle manifestazioni sportive.-

Friuli Venezia Giulia:
La materia è disciplinata dalla legge 15/91, modificata dalla legge 39/92 nonché dall’art. 75 della legge 32/96. Con tali norme viene vietata la circolazione fuoristrada, nonché su tutti i sentieri e le mulattiere (art. 1). Inoltre si prescrive che la Regione approvi l’elenco delle strade (comprese le strade agro-silvo-pastorali e “di servizio”) a cui si applica il divieto, essendo queste da equipararsi agli effetti della legge a “percorsi fuoristrada”.-
Ovviamente detta normativa è in contraddizione con i principi indicata in precedenza e fatti propri dalla nota sentenza della Corte di Cassazione.-
L’art. 4 affida all’Assessore Regionale il compito di rilasciare deroghe per gare e manifestazioni “di rilevanza nazionale od internazionale”.-

Trentino Alto Adige:
In Provincia di Bolzano il riferimento normativo è dato dalla legge 10/90, che vieta la circolazione fuoristrada, nonché su sentieri, mulattiere e tracciati “che, in considerazione delle loro caratteristiche di ampiezza, pendenza o fondo stradale non risultino adatti al transito delle autovetture a due ruote motrici e non siano sottoposti a ordinaria e sistematica manutenzione” (art 2).-
In Provincia di Trento rilevano invece la legge 48/78 e modificazioni, nonché la legge 31/93.-
Detta normativa è particolarmente severa, dato che ammette la circolazione fuoristrada solo su percorsi da approvarsi e soggetti a concessione edilizia, previo studio di impatto ambientale, ossia con procedura di fatto improponibile per la maggioranza dei motoclub potenzialmente interessati. Risultano peraltro ammesse deroghe per manifestazioni e gare (previo pareri del servizio forestale, del servizio urbanistica e del servizio protezione ambiente).-

Emilia Romagna:
L’art. 13 della l. 13/81 prescrive che entro un anno dalla sua entrata in vigore la regine approvi “prescrizioni di polizia forestale” sulla circolazione di autoveicoli a motore nei boschi, sui pascoli e sui prati. Molto in ritardo sul termine previsto, la Regione ha poi approvato dette prescrizioni (deliberazione di giunta 182/95) prevedendo agli art. 81 e 82 il divieto (salvo limitate eccezioni) di transito sulle strade e piste forestali, nonché su quelle poderali ed interpoderali, lungo le mulattiere e/o i sentieri, ed ovviamente fuoristrada nel senso più propriamente detto.-
Siffatta normativa ricade sotto i rilievi già espressi in relazione alla normativa di altre regioni riguardo la non sanzionabilità per tale vie della circolazione sulle strade a fondo naturale.
In aggiunta si può osservare come sia di opinabile legittimità l’espansione delle ipotesi sanzionate contenute nel regolamento approvato dalla giunta rispetto a quelle indicate nella legge regionale. Quest’ultima, infatti, opera riferimento solo agli “autoveicoli” e solo ai “boschi, pascoli e prati”.-
E’ peraltro prassi di molte amministrazioni comunali di emettere ordinanze di divieto del transito fuoristrada e/o sulle strade a fondo naturale del proprio territorio.-
Teoricamente tali ordinanze potrebbero essere validamente emesse ai sensi del Codice della Strada, ma raramente si rinvengono nelle stesse motivazioni adeguate e conformi alle prescrizioni della legge.-

Toscana:
La legge 26/98 “…detta la disciplina della circolazione dei veicoli a motore al di fuori delle strade indicae dagli articoli 2 e 3 del Nuovo Codice della Strada ….” (art. 1), e quindi apparentemente tra tutte le leggi regionali è l’unica ad operare il corretto riferimento alla normativa statale primaria. Peraltro, contraddittoriamente, all’art. 2 il divieto di circolazione fuoristrada viene esteso anche a sentieri, mulattiere e tratturi, nonché a piste di esbosco e cesse parafuoco.-
L’art. 6 permette alle Province di individuare percorsi fissi in cui sia consentita la circolazione fuoristrada dei veicoli a motore (salvo che sulle aree vincolate indicate nell’art. 2 e previo parere vincolante dei Comuni e consenso dei proprietari e conduttori dei fondi interessati).-
L’art. 8 permette inoltre alle Province di autorizzare gare e manifestazioni con modalità analoghe.-

Marche:
L’art. 5 della l. 52/74 vieta la circolazione non autorizzata da l Sindaco del Comune di competenza sui prati, nei pascoli, e negli ambienti naturali aperti al pubblico.-
La disposizione è certamente generica. Non dovrebbe quindi essere possibile, anche a prescindere dalla interpretazione della Corte di Cassazione già tante volte citata, ritenere che con un tale tipo di norma si possa vietare il transito sulle strade a fondo naturale. Per principio comune, infatti, i divieti non si possono applicare al di là dei casi espressamente indicati dalle norme che li prevedono.-

Umbria:
Il riferimento è offerto dalla legge 28/01, che all’art 7 vieta il transito motorizzato fuoristrada, nonché su sentieri, mulattiere e strade di accesso o servizio all’attività agro silvo pastorale, con ciò ponendosi in contrasto con l’interpretazione del Codice della Strada da noi sostenuta.-
Il comma 6 della indicata norma autorizza gli enti competenti per territorio ad individuare “aree e percorsi nei quali è consentita la circolazione dei veicoli a motore per lo svolgimento di manifestazioni pubbliche e gare …”

Abruzzo:
La legge 95/00 prescrive che “La disciplina del traffico sulle strade di montagna, non soggette al pubblico traffico motorizzato, è definita dalla Giunta Regionale con regolamento tipo, da approvarsi entro 180 giorni dall’entrata in vigore della presente legge ….Le Comunità Montane, in accordo tra loro e con i Comuni montani, possono individuare circuiti per l’uso dei mezzi fuoristrada motorizzati…”-
Altre leggi regionali vietano “l’esercizio di sport con mezzi meccanici quali moto, fuoristrada” in particolari aree protette.-

Molise:
Non esiste normativa regionale sull’argomento.-

Lazio:
La legge 29/87 (in punto ribadita dalla legge 39/02) contiene all’art. 1 premessa analoga a quella adottata dalla legge ligure (ossia individua come ambito di applicazione la circolazione al di fuori delle strade pubbliche e private) ma in tale premessa il riferimento viene limitato alle sole strade “carrozzabili” nulla però dicendo sul fatto che queste abbiano fondo naturale o meno. Contraddittoriamente, poi, il medesimo articolo inserisce tra le aree in cui è espressamente vietato circolare i sentieri, le mulattiere e le piste di esbosco.-
L’art. 7 consente deroghe non più di due volte all’anno per manifestazioni e gare.-
L’art. 5 attribuisce poi ai Comuni la facoltà di “individuare zone adibite allo svolgimento di attività sportive, ricreative ed agonistiche”, previo peraltro parere dell’Ispettorato dipartimentale forestale, verifica della situazione idrogeologica ed inserimento delle aree autorizzate nello strumento urbanistico generale. Peraltro l’art. 93 della successiva legge 14/99 ha riservato alla Regione un compito di controllo su tali autorizzazioni.-

Campania:
Non esiste normativa regionale sull’argomento.-

Puglia:
Non esiste normativa regionale sull’argomento.-

Basilicata:
Non esiste normativa regionale sull’argomento, salvo la legge 28/99 istituiva della riserva regionale Bosco Pantano di Polidoro, che vieta in tale area “…l’uso di qualsiasi mezzo motorizzato fuoristrada lungo la spiaggia e la duna …”.-

Calabria:
Non esiste normativa regionale sull’argomento.-

Sardegna:
Non esiste normativa regionale sull’argomento.-

Sicilia:
Non esiste normativa regionale sull’argomento.-


Interpretazione della Corte di Cassazione
Come anticipato poc’anzi, la Corte di Cassazione è intervenuta per decidere in ultima istanza il ricorso presentato da 4 soci del M.C. Sanremo che avevano ricevuto un verbale di contestazione di infrazione alla legge regionale ligure n. 38/92 per aver circolato con i loro motocicli su un sentiero.-
La legge regionale ligure, come sopra indicato, si limita a vietare il transito motorizzato al di fuori delle strade pubbliche e private.-
Peraltro gli agenti che nell’occasione avevano elevato detti verbali (e in seguito la difesa della Provincia di Imperia intervenuta nella prima fase del giudizio), hanno sostenuto che ai fini di detta legge regionale i “sentieri” sarebbero percorsi pedonali non riconducibili al concetto di strada.-
La difesa dei motociclisti, supportata dai legali della FMI, ha invece opposto la tesi sopra meglio esposta sub a).-
La Corte di Cassazione con sentenza n. 2479/02 ha quindi pienamente e inequivocabilmente accolto detta nostra tesi, ribadendo che ai sensi delle vigenti norme i sentieri (e, aggiungiamo noi, a maggior ragione le mulattiere e i tratturi) sono da considerarsi “strade” ai sensi del Codice della Strada il quale, per essere norma di legge statale, non può in punto essere derogato dalle norme di legge regionale.-

PROPOSTA DI NUOVA NORMATIVA
Motivi
Le decisioni della Corte di Cassazione nel nostro ordinamento non hanno valore di legge e non sono vincolanti per gli altri Giudici che si trovassero a giudicare casi analoghi.-
Ciononostante tali decisioni hanno una importantissima “autorevolezza” e nella stragrande maggioranza dei casi i magistrati dei Tribunali e delle Corti di Appello si adeguano alla interpretazione di diritto offerta dalla Corte di Cassazione.-
La sentenza i cui contenuti sono stati sopra delineati, seppure giuridicamente ineccepibile, adotta un concetto di “circolazione fuoristrada” diverso da quello ricavabile dal “sentire comune”, per il quale i sentieri e le mulattiere non costituiscono affatto “strade”.-
Conseguenza di ciò, quindi, è che nella prassi l’interpretazione della Corte di Cassazione non viene generalmente seguita dalla forze dell’ordine e dalle amministrazioni locali (e ne deriva perciò un problema di “tutela giudiziaria” per i singoli motociclisti che vengono spesso multati illegittimamente o per i club che altrettanto illegittimamente si vedono sovente negata l’autorizzazione ad una gara o ad una manifestazione).-
D’altro lato vi è poi il concreto pericolo che una eccessiva sottolineatura delle prospettive di liberalizzazione aperte da siffatta favorevole interpretazione del concetto di fuoristrada porti ad una forte reazione delle forze cosiddette “ambientaliste” ed a una prossima non difficile “correzione” in senso a noi negativo del Codice della Strada.-
Più brutalmente si potrebbe dire che la nostra “vittoria” è basata su di un cavillo giuridico e, come per tutti i successi basati su cavilli, potrebbe avere vita corta.-
Inoltre, anche indipendentemente da quanto ora esposto, è probabile che nel prossimo futuro si abbiano comunque nuovi interventi legislativi in materia (basti ricordare che progetti fortemente vincolistici erano stati presentati già nel 1990 dall’On. Rutelli, e nel 1992 dall’On. Pieroni, all’epoca entrambi del partito dei Verdi).-
Non pare del resto ragionevole che possano coesistere a lungo senza “scossoni” norme statali interpretate dalla Corte di Cassazione in maniera molto favorevole alla possibilità di circolazione “fuoristrada”, insieme a norme regionali molto restrittive almeno nelle intenzioni (seppure “addolcite” a volte dalla collaborazione di amministrazioni locali comprensive). Né pare verosimile che le esigenze di regolamentazione già manifestatesi in molte regioni non si manifestino prima o poi anche in tutti le restanti.-
Per essere pronti a fronteggiare tali possibili sviluppi crediamo quindi sia opportuno disporre fin da subito un progetto di legge statale di regolamentazione della materia che, seppure a fonte di un aggravio della situazione per le regioni oggi prive di normative specifiche, nonché di una rinuncia parziale a determinanti risultati oggi teoricamente garantiti dalla interpretazione della Corte di Cassazione, rappresenti un punto di equilibrio tra le molte configgenti esigenze in materia e come tale abbia prospettive sia di essere condiviso tra le varie parti interessate, sia di rimanere inalterato in un arco temporale di almeno medio termine.-
Gli effetti di una ipotesi di proposta in tal senso potrebbero essere:
- permesso generalizzato di transito per i motocicli su mulattiere e sterrate, salvo che queste si trovino in aree protette dalla Regione e salvo che l’ente proprietario della strada (in genere il Comune) imponga dei specifici divieti;
- divieto generalizzato si transito fuoristrada e sui sentieri, salvo deroghe da rilasciarsi da parte dell’ente proprietario della strada;
- possibilità per gli enti proprietari delle strade e delle aree fuoristrada di adottare regolamentazioni “flessibili” dei transiti, vincolandoli ad esempio a determinate categorie di veicoli (distinguendo eventualmente non solo tra auto e moto, ma anche tra moto e moto per concedere spazi particolari al trial) o a determinate periodizzazioni (sia per giorni della settimana, sia per stagioni, sia per coordinamento con altri calendari, ad esempio venatori o agricoli);
- possibilità per gli enti proprietari delle strade di abilitare al transito su percorsi altrimenti vietati i conducenti dotati di apposito tesserino da rilasciarsi su base regionale, ovvero dotati di licenza sportiva.-
Ovviamente gli effetti pratici di tale ipotesi di regolamentazione dipendono dagli atteggiamenti che assumeranno gli enti locali cui è concretamente delegata la disciplina della circolazione secondo valutazioni “caso per caso”.
Di fatto, però, sembra rilevante notare che la proposta comporta di “default” la liberalizzazione di sterrate e mulattiere (salvo nelle aree protette e salvo specifici diversi provvedimenti che dovranno essere individualmente e congruamente motivati).-
Sono inoltre previste facilitazioni per l’autorizzazione degli impianti fissi dedicati al fuoristrada.

Turi Leonardi.

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27.5.09

Luoghi di Sicilia

Periodico telematico di cultura

E' in rete il numero 65/66 - maggio/giugno 2009 - di Luoghi di Sicilia, periodico telematico di cultura, interamente rinnovato e, dallo scorso anno, disponibile in formato digitale, scaricabile dal sito e stampabile. Per raggiungere gratuitamente le pagine web della rivista è sufficiente cliccare qui di seguito: www.luoghidisicilia.it.

In ogni numero, da sette anni, pubblichiamo servizi e approfondimenti di natura culturale, recensioni sulle novità editoriali che riguardano la Sicilia, segnalazioni sugli appuntamenti di qualità per il tempo libero in giro per la regione. Dall'anno scorso, inoltre, è attiva una nuova sezione di servizi filmati in streaming video.


MOTORADUNO Falchi del Furlo

Per le info Clikka la locandina.

Moto Club Falchi del Furlo dal 12 al 14 Giugno


26.5.09

MONDIALE MX 3


ALEX SALVINI
VINCE IL GP DEL CILE
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25/05/2009
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Attacco al Mondiale MX3
Il sole del Cile ha portato bene ad Alex Salvini che dopo la pole conquistata sabato, ha vinto la prima manche della domenica, finendo terzo nella seconda, vincendo così il suo primo GP della stagione 2009 quarto appuntamento stagionale della MX3 continuando così la rincorsa al primo posto nel Mondiale.
"E´ stata una bella gara, su di una pista in alcuni punti molto difficile. Il Cile mi porta bene: dopo la vittoria alla Sei Gironi di Enduro nel 2007 con la Maglia Azzurra FMI, è arrivato questo nuovo successo che aspettavamo da tempo. Siamo arrivati solo giovedì in Cile e la stanchezza poteva crearci qualche problema ma abbiamo fatto un grande lavoro di squadra con Andrea (il Team Manager Bartolini ndr) e Husqvarna: senza i loro sforzi non avrei festeggiato e recuperato punti nel Mondiale" le parole di Alex.
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Prima manche: 1. Alex Salvini, Husqvarna 34´50"871, 2. Julien Vanni a 0"643, 3. Pierre Alexandre Renet a 19"851, 4. Matevz Irt a 24"089, 5. Antti Pyrhonen a 26"734.
Seconda manche: 1. Antti Pyrhonen 35´02"486 , 2. Pierre Alexandre Renet a 4"908, 3. Alex Salvini, Husqvarna a 12"847, 4. Julien Vanni a 17"433, 5. Pablo Quintanilla a 29"459.
Classifica Gp Cile: 1. Alex Salvini, Husqvarna 45pt. , 2. Pierre Alexandre Renet 42pt. , 3. Antti Pyrhonen 41pt. , 4. Julien Vanni 40pt. , 5. Pablo Quintanilla 31pt. .
Classifica Campionato MX3: 1. Julien Vanni 160pt., 2. Pierre Alexandre Renet 149pt., 3. Alex Salvini Husqvarna 140pt., 4. Antti Pyrhonen 128pt. 5. Christophe Martin 110pt.
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News By Tonino Abramo.

ASSOLUTI ENDURO

domenica 24 maggio 2009

Assoluti Enduro: Ahola si ripete davanti ad Albergoni e Meo Ricchiari si Infortuna.

Il finlandese autore di una doppietta in terra maceratese batte nuovamente Simone Albergoni e l´italo-francese Meo. Doppiette in tutte le classi con Oldrati (125), Belometti (250 2T), Balletti (450), Mossini (500).

Brutto infortunio per il nostro Domenico Ricchiari, portacolori dell'Iron Team.Domenico è caduto riportando la lussazione dell'osso semilinare di una mano con cedimento dei tendini, non si sà se si deve eseguire un' intervento chirurgico, nei prossimi giorni decideranno i medici.

Grande lavoro di equipe per il Moto club Amatori Fuoristrada Sibillini che ha approntato davvero una bella gara, grazie anche all´aiuto dei moto club Club Artiglio, Sorci Verdi e Camerino. Il presidente del Moto club organizzatore, nonché direttore di gara, Maurizio Belli, ha svolto un lavoro egregio, ma ormai bisogna ammettere che la provincia di Macerata e le Marche stesse hanno abituato bene, per non dire viziato, il mondo dell´enduro. Gara disputata in tre giri per un totale di nove prove cronometrate con un rovente sole ad intensificare la fatica degli eroici protagonisti di questa sesta giornata stagionale di un campionato che vede prendere il largo i tre soliti A.A.A., Ahola, Albergoni e Antoine...Meo, nell´ordine. Un podio che rispecchia l´assoluta applaudita ieri e scandita dalla dolce voce di Elisabetta Caracciolo con il finlandese di Jolly Racing che prende il largo in graduatoria in attesa della prossima e penultima tappa che si terrà sabato 04 e domenica 05 luglio a Carsoli (AQ) che potrebbe rivelare i primi titolati della stagione 2009.

CLASSE 125 2T -
podio fotocopiato nell´ottavo di litro con il super tifato Thomas Oldrati
(KTM Farioli) che va ad imporsi per l´ennesima volta su Roberto
Bazzurri (Husqvarna) velocissimo nelle contropendenze del cross-test ed
il giovane Jonathan Manzi (CH Husqvarna).
CLASSE 250 2T -
stessa situazione nella quarto di litro con i primi tre posti riconfermati
anche in gara 2 vale a dire Alex Belometti (KTM Farioli) che va a
precedere il marchigiana Luca Cherubini ed il piacentino Paolo Bernardi
(Husqvarna). Niente da fare per Michael Pogna costretto al ritiro per
il riacutizzarsi del dolore alla caviglia distorta ieri e stop forzato
anche per Nicolas Deparrois che ha picchiato il ginocchio sinistro
contro un albero. Davvero una trasferta da dimenticare per Gas Gas
costretta a rinunciare dopo lo spagnolo Figueras Rovida fratturatosi
ieri la spalla anche al francese. Roberto Rota porta un po´ di gioia
agli uomini di Claudio Favro con l´ottimo 4° oggi.
CLASSE 250 4T -
nulla da fare per Alessio Paoli (HM Honda Team 2P) ed il ligure di KTM
Iron Team Maurizio Gerini costretti a respirare la polvere del veloce
poliziotto di Spirano risultato davvero irraggiungibile per i due
inseguitori che giungono rispettivamente secondo e terzo.
CLASSE 450 4T -
continua a Oscar Balletti (HM Honda Jolly Racing) a macinare
vittorie, la sesta consecutiva per lui, mentre la lotta alle sue spalle
vive un altro capitolo con Alex Zanni (HM Honda Daihatsu Terios) che
non riesce a difendere il suo secondo posto agguantato per due miseri
secondi da Fabrizio Dini (Beta Boano).
CLASSE 500 4T -
vola come un siluro Fabio Mossini (HM Honda Jolly Racing) ed il suo quarto assoluto
lo avvalora, tanto da rifilare gli avversari ad oltre un minuto.
Riscatto compiuto per il campione in carica Alex Botturi (KTM Iron
Team) dopo la penalizzazione di ieri che lo ha relegato fuori dal
podio, ottimo secondo oggi seguito dal trevigiano Maurizio Facchin (HM
Honda Daihatsu Terios) che sale doppiamente sul terzo gradino davanti a
Mirko Gritti (Beta Boano) rallentato dalla caduta in estrema prima ed
in linea poi.

Doppietta tra le squadre per la compagine piacentina del Trial David Fornaroli che ha preceduto nuovamente G.S. Fiamme Oro e Intimiano Noseda, mentre per i team indipendenti il Daihatsu Terios Team ha accusato il dominio di Iron Team.

Nella Coppa Italia, prima doppietta stagionale nella classe Cadetti per Ivan Boezi (KTM) finito davanti a Luca Spinelli e Andrea D´Ambrosio. Trasferta da dimentica per Nicolas Pellegrinelli che saluta Pievebovigliana con un doppio ritiro per noie meccaniche alla sua HM 50 cc. Nella classe Junior secondo trionfo per il toscano Steven Brizzi (HM Honda Cavallini) che va a precedere Andrea Bassi e Alessandro Letey. Nella Senior è ancora Fausto Vignola (HM Honda) ha primeggiare mentre tra i Major oggi è Matteo Zoppas (Husqvarna) ad imporsi sul corregionale Simone Zanon (Yamaha).

Ufficio Stampa Axivere-mail: ufficiostampa@axiver.com

News By Tonino Abramo.

25.5.09

CENA con i SICULI 05/06/09


Venerdi 5 Giugno, DA SEBY TORRISI PIZZERIA MONTE ARSO, NICOLOSI(CT)PER CHI E FUORI PROVINCIA O NON CONOSCE LA PIZZERIA, APPUNTAMENTO DA TURI LEONARDI.... USCITA CASELLO AUTOSTRADALE CT-ME, A MT 200 ROTONDA, RITORNARE INDIETRO VERSO CASELLO ALLA PRIMA A DX ACCANTO MC DONALD'S PROSEGUIRE PER 50 MT "AUTOCENTER LEONARDI" ORE 20:45.

DA LUCA SICULO VIA VINCENZO GIUFFRIDA 130 "MOTO IN " CATANIA.
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ASSOCIAZIONE CALANCHI


1° Festival della Ceramica di Caltagirone

Nino Parrucca L’Associazione Calanchi è lieta di invitarvi al 1° Festival della Ceramica di Caltagirone, evento patrocinato dal Comune di Caltagirone.

L’arte della lavorazione della ceramica e gli splendidi manufatti realizzati dai maestri ceramisti saranno al centro del “1° FESTIVAL della CERAMICA di CALTAGIRONE”.
Lungo le vie del suggestivo centro storico dell’antica Caltagirone e principalmente presso il Palazzo Ceramico i visitatori potranno ammirare l’intera produzione ceramica, sintesi di tradizione e innovazione. Appassionati, curiosi, amanti dell'arte e dell'artigianato avranno così la possibilità di vedere i ceramisti “fare ceramica” in diretta, e far nascere dall’argilla, con la bravura dei tornianti, vasi, piatti, fischietti e, dalla sapienza dei pennelli le bellissime decorazioni di Caltagirone. A corredo della manifestazione musica, animazione, degustazioni, giochi con bambini, poesie, sorteggio, ceramica nelle auto d’epoca, ecc.




Info: Associazione Calanchi Via San Giovanni Bosco,n°50 Caltagirone 95041 CT

E-mail: associazionecalanchi@alice.it

Tel.0933.364170 Fax. 0933.34240 - Cell. 327.547491 – 327.6547493

AMA MOTOCROSS 2009 - ROUND 1

24/05/2009Vincono Villopoto e Dungey

Una spendida giornata di sole ha fatto da cornice alla prima prova del National 2009 in quel di Glen Helen.Al via della prima manche 450 Mike Alessi parte al commando seguito da Grant, Short e Villopoto, con Ryan che passa quasi subito Short ed al comando passa Grant per un errore di Alessi che viene passato anche da Villopoto, Millsaps recupera in quinta posizione, Reed entra nei top 10. A metà del tempo Grant guida la gara con Villopoto abbastanza vicino, seguono Alessi Short, Millsaps, Reed. Josh Grant sembra poter controllare mentre Reed passa Millsaps. Quando mancano 4/5 giri alla fine Villopoto si fa più incisivo ed avvicina Grant che non riesce a contenere il pilota Kawasaki che passa al comando. Villopoto vince precedendo Grant, Alessi, Reed, Short, Millsaps, Hahn, Brown e Hill.

Trey Canard prende il comando della prima manche della 250 seguito da Tommy Searle che perà viene subito passato da Dungey. La gara viene però interrotta dalla bandiera rossa per una caduta e per permettere ai soccorsi di entrare in pista senza correre rischi. Al secondo via è ancora Canard a schizzare al comando con il giovanissimo Justin Barcia (memorizzate questo nome...) che lo segue, lo attacca e passa al comando, seguono Searle e Pourcel che ha Dungey alle costole. Searle perde qualche posizione, Rattray viaggia nei top 10. Barcia continua a guidare la gara Dungey sale al secondo posto segue Pourcel che passa il pilota Suzuki ma i primi 3 sono appiccicati. Pourcel passa al comando portandosi dietro Dungey, menytre Rattray è in recupero. Pourcel vince, secondo e Dungey poi Canard, Searle, Rattray, Weimer, Metcalfe, Wharton, Barcia, Tickle.Mike Alessi azzecca anche lo start della seconda manche 450 seguito da Grant, Short, Reed, Millsaps, e Villopoto. Il pilota Kawasaki risale e passa Millsaps, Reed, e Short in un solo giro e si porta in terza posizione ed inizia a farsi sotto a Grant ed anche Reed si fa aggressivo. Alessi guida e dietro di lui attaccatissimi ci sono Grant, Villopoto e Reed a darsi battaglia. Villopoto attacca Grant e lo passa ma Alessi ha 16" di vantaggio. Il pilota Suzuki commette una serie di errori e Villopoto guadagna terreno, Reed si porta in terza posizione. A tre giri dalla fine Villopoto mette Alessi nel mirino lo passa e va a vincere la manche davanti ad pilota Suzuki, poi Reed, Grant, Millsaps, Hahn, Brown, Brayton, Goerke e Wey.

Justin Barcia parte al commando della seconda manche della 250 con i migliori tutti alle sue spalle. Rattray e Dungey sono ai ferri corti seguiti da Searle. Dungey attacca e passa il Campione del Mondo della MX2 e si mette a caccia di Barcia. A tre giri dalla fine Barcia è ancora al comando ma Dungey è alle costole e passa a condurre quando mancano due giri. Il giovane pilota tiene duro e cede solo a Rattray, finendo terzo la sua seconda manche da "Pro", poi Searle, Stroupe, Metcalfe, Pourcel, Canard.

Queste le classifiche di giornata.

450 Risultati

1. Ryan Villopoto 1-1
2. Mike Alessi 3-2
3. Josh Grant 2-4
4. Chad Reed 4-3
5. Davi Millsaps 6-5
6. Tommy Hahn 7-6
7. Mike Brown 8-7
8. Cody Cooper 11-12
9. Weston Peick 13-11
10. Andrew Short 5-21

250 Risultati

1. Ryan Dungey 2-1
2. Christophe Pourcel 1-7
3. Tyla Rattray 5-2
4. Tommy Searle 4-4
5. Trey Canard 3-8
6. Justin Barcia 9-3
7. Brett Metcalfe 7-6
8. Jake Weimer 6-9
9. Austin Stroupe 13-5
10. Blake Wharton 8-10

News By Tonino Abramo.

23.5.09

Nuova Sherco SE 1.25-f

Aggiornamento del modello 125 in versione racing. Nuove grafiche e plastiche, nuovo scarico Big ONE con fondello in carbonio, nuovo il manubrio con paracolpi WRP, paramani WRP, nuova corona "racing", codino a led. Motore elaborato con 3 cv. in più rispetto al modello precedente, con nuovo asse a camme e nuova taratura del carburatore. Ottima moto per iniziare la pratica dell'enduro, per uscite soft e off-road non estremi...e per andare a scuola con la moto da ENDURO

Disponibile in versione enduro con ruote da 21" e 18" € 3.850 e motard con ruote da 17" € 3.900

Enduro Store via Pietro Mascagni 100 - CATANIA - Tel/FAX: +39 095 534803

Rinviata la Cena con i Fuoristradisti Siculi

Entro la prossima settimana la data sicura!

Post Sul FORUM!

Pronti per la sfida Mondiale


Parte mercoledì prossimo il Sardegna Rally Race, terza prova del Campionato Mondiale Cross Country. I tre piloti del Team Aprilia Giofil pronti alla sfida con Coma, Despres & Co. Cinque tappe per complessivi 1800 chilometri preannunciano un rally lungo e difficile.

Mancano pochissimi giorni ad uno degli appuntamenti clou della stagione 2009. Mercoledì 27 maggio scatta infatti il Sardegna Rally Race, terza prova del Mondiale Cross Country dopo Abu Dhabi e Tunisia. Sono ben ottanta i piloti iscritti alla gara di Bikevillage, tra i quali figurano tutti i migliori interpreti mondiali della disciplina: a partire dal campionissimo catalano Marc Coma, vincitore dell´ultima Dakar e del Rally di Abu Dhabi, per continuare con l´asso francese Cyril Despres, fresco dominatore del Rally di Tunisia e vincitore lo scorso anno in Sardegna. Ma non saranno solo loro gli avversari con cui dovranno confrontarsi i tre piloti del Team Aprilia Giofil. Alex Zanotti, Paolo Ceci e Massimo Chiesa troveranno sull´Isola il cileno Lopez, i polacchi Przygonsky e Czachor, il norvegese Ullevalseter, i portoghesi Faria e Rodriguez, il catalano Viladoms, oltre naturalmente ai tanti piloti italiani pronti a ben figurare nella gara "di casa".Tutto è pronto per la grande sfida, le Aprilia RXV sono perfettamente a punto e si imbarcheranno a inizio settimana alla volta della Sardegna, pronte a volare sui veloci ma impegnativi sterrati isolani.Il Sardegna Rally Race di quest´anno si preannuncia un vero evento di risonanza mondiale, con tappe lunghe e difficili (ben 1800 chilometri complessivi) e prove speciali altrettanto lunghe e navigate. Decisiva potrebbe essere la tappa marathon, formata dalla quarta e dalla quinta e conclusiva frazione, tra le quali i piloti arriveranno al bivacco posto sul Monte Limbara mettendo le moto direttamente in parco chiuso, senza la possibilità di effettuare la minima assistenza. Bisognerà dunque risparmiare la meccanica, ma soprattutto le gomme, vera incognita dato che sui percorsi sardi si consumano molto velocemente.Dopo le verifiche e il prologo di mercoledì, il rally vero e proprio scatterà giovedì 28 con la prima tappa San Teodoro-Arbatax, 350 chilometri attraverso Bassa Gallura, Barbagia e Ogliastra. Quindi il rally si trasferirà ad Arborea, sulla costa occidentale, dove ci sarà una tappa ad anello, l´unica del Sardegna 2009. Quarta frazione da Arborea al Monte Limbara, per far ritorno a San Teodoro lunedì 1 giugno per la conclusione del SRR.

Tutte le informazioni sulla gara dei piloti Aprilia-Giofil saranno disponibili sul sito web http://www.giofil.com/

News By Tonino Abramo.

PARTE IL NATIONAL USA 2009

Questo week end il primo viaInizia il "National" della nuova era: nuovo promoter, nuove idee, tanti propositi ma il numero uno, colui che è considerato il più forte pilota del mondo, sarà a godersi il sole della Florida e non in pista a Glen Helen.l´edizione 2009 si corre di sabato, le gare saranno parzialmente trasmesse su internet, ci sono alcuni piloti del "vecchio continente" che tenteranno per l´ennesima volta di stangare gli americani in casa loro: se Ryan Villopoto pare intoccabile, dopo quanto ha fatto vedere nelle ultime gare del Supercross, con il solo Chad Reed sulla carta in grado di giocarsela (almeno nel Supercross), nella 250 Rattray, Pourcel e Searle, hanno le carte in regola per fare molto bene e puntare senza mezzi termini al titolo.



Di seguito presentiamo il CALENDARIO.

Mag. 23 Glen Helen Raceway @ San Bernardino, CA
Mag. 30 Hangtown Motocross Classic @ Sacramento, CA
Giu. 6 Freestone Raceway @ Wortham, TX
Giu. 13 High Point Raceway @ Mt. Morris, PA
Giu. 27 Thunder Valley Motocross @ Lakewood, CO
Giu. 4 RedBud @ Buchanan, MI
18 Spring Creek Motocross @ Millville, MN
Lug. 25 Washougal MX Park @ Washougal, WA
Ago. 15 Unadilla @ New Berlin, NY
Ago.22 Budds Creek Motocross @ Mechanicsville, MD
Ago. 29 Moto-X 338 @ Southwick, MA
Sept. 5 Steel City Raceway @ Delmont, PA

News By Tonino Abramo.

22.5.09

PICHON & MARTIN - IL COMUNICATO UFFICIALE

22/05/2009Ufficilizzato Pichon con il Team Honda-martin.

Riceviamo la comunicazione ufficiale del Team MX Honda Martin, riguardo all´accordo raggiunto con Mickael Pichon.


In attesa che i nostri piloti, Marc De Reuver e Kevin Strijbos ritornino al 100% della loro forma fisica, il team MX Honda Martin gioca la "wild card".Mickael "The Rocket" Pichon, dopo esser stato contattato qualche giorno fa dal nostro direttore sportivo, ha raggiunto l´accordo con il Team e si appresta ad affrontare il prossimo GP a Mallory Park con la Honda CRF 450 R.Rivedere sui tracciati del Mondiale Motocross e nella classe regina, la MX1, il pilota francese fa nostalgicamente ricordare i tanti ed ottimi risultati ottenuti assieme alla nostra squadra.Per potersi presentare al meglio all´appuntamento consapevole che avrà tutti gli occhi puntati addosso, nel prossimo week end Mickael prenderà parte ad una gara del campionato Elitè francese a Brou per migliorare lo stato di forma fisica e prendere di nuovo il ritmo di gara in attesa della competizione che disputerà nel Regno UnitoAspettiamo trepidanti l´ultimo giorno del mese di maggio per poter vedere in azione uno dei piloti più veloci del mondo e gustarci lo spettacolo che sicuramente Pichon con la sua guida sarà in grado di regalarci!Le condizioni fisiche di Kevin Strijbos intanto continuano a migliorare e dovremmo poterlo rivedere in sella alla sua CRF450R numero 100 a Teutschenthal, in Germania per il GP previsto il 21 giugno proswsimo.Appuntamento quindi fissato per il GP di Gran Bretagna sullo splendido tracciato di Mallory Park.

News by Tonino Abramo

Enduro F.M.I. 30 e 31 maggio 2009



Per le info Clikka la LOCANDINA!

20.5.09

PHARAONS 2009: LA VIA DELLE OASI

Sette tappe per un totale di 2870km, di cui 2500 di prova speciale. Questo il percorso del Pharaons Rally 2009, in programma dal 3 all’11 ottobre. Spettacolo assicurato nella quarta tappa, con un “Gran Premio” del deserto con partenza in linea.

Tra marzo e aprile ha preso forma il percorso del Pharaons Rally 2009. Il team dei ricognitori di JVD International ha lavorato a lungo per trovare nuove e interessanti zone, sulla direttrice nord-sud che seguirà quest’anno il Rally. Si potrebbe chiamarla “La via delle Oasi”: il tracciato 2009 toccherà infatti i maggiori “punti d’acqua” del Deserto Occidentale, transitando per Baharija, Dakhla, Abu Mingar e Sitra. Quasi tremila chilometri di percorso, suddivisi in sette tappe, con i trasferimenti ridotti al minimo, come tradizione al Pharaons. Grossa novità per l’edizione del prossimo ottobre sarà il “Gran Premio” organizzato alla partenza della quarta tappa: una boucle di 32 chilometri, da percorrere due volte, con partenza in linea. Prima tutte le moto, poi tutte le auto, si sfideranno fianco a fianco nella piana di Abu Mingar, per aggiudicarsi i premi in palio per le varie categorie: uno spettacolo da non perdere!

Il percorso 2009 del Pharaons Rally presenterà tutta la varietà di terreni tipica della gara di JVD International, un continuo cambio di paesaggi e situazioni che difficilmente si ritrova in altre gare. Di seguito una breve descrizione delle sette frazioni che inizieranno il 4 ottobre dall’impareggiabile cornice delle Piramidi di Giza.
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**Tappa 1: Cairo – Baharija 414 km (60 trasf + 329 PS + 25 trasf)**Una classica del Pharaons per uscire dal Cairo in direzione Baharija, dopo un trasferimento di sessanta chilometri per allontanarsi dalla città. Il terreno è quello abituale, fondo misto di sabbia e pietre, ondulato e scorrevole. Però già il primo giorno si assaggeranno le dune, verso metà tappa, con un tratto molto soffice che potrebbe sorprendere chi pensa che il primo giorno sia solo riscaldamento.
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**Tappa 2: Baharija – Dakhla 438 km (4 trasf + 387 PS + 47 trasf)** Partenza a pochi chilometri dal bivacco, su fondo sabbioso e direttamente sulla ormai famosa “salita del passaporto”. Il terreno cambia per diventare misto e pietroso, per tornare su un vero “mare di sabbia” nei velocissimi cordoni di dune che ci porteranno alla famosa discesa di Tineida che lascerà tutti senza fiato. Il secondo bivacco sarà a Dakhla.
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**Tappa 3: Dakhla – Abu Mingar 359 km (2,5 trasf + 339 PS +17,5 trasf)**La partenza, come sempre, non lontano dal bivacco, direttamente sulla sabbia e le dune. Dopo un primo contatto con l’asfalto (in ogni tappa il percorso di gara incrocia più volte la strada asfaltata) il fondo diventa pietroso e ondulato con attraversamenti di oued in perpendicolare e gradini. Per ritrovare la sabbia, proseguendo verso nord, tra paesaggi bellissimi e cordoni di dune alti ed impressionanti. Si arriva infine all’oasi di Abu Mingar, meta finale di una tappa senz’altro molto impegnativa.
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**Tappa 4 : Abu Mingar – Baharija : 435 km (320 PS + 115 trasf)**Grande novità del Pharaons 2009: il Gran Premio Egiziano e due speciali, tutto in una tappa sola! Davanti al bivacco ci sarà la partenza di un vero GP, prima di moto e quad, poi di auto e camion, con uno start in linea per due giri di 32 km ciascuno della pianura di Abu Mingar, davanti al bivacco, alle telecamere e alle macchine fotografiche, una manche di cross, gomito a gomito, con in palio dei premi per i vincitori delle varie categorie. Dopo ancora dune, fino a scendere dall’altipiano verso Farafra. Un trasferimento per attraversare il Deserto Bianco sarà il preludio per la seconda speciale, su piste sabbiose e scorrevoli che porteranno a Baharija.
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**Tappa 5: Baharija – Sitra 388 km (4 trasf + 382 PS + 2 trasf)**Si parte facendo il giro dell'oasi di Baharija. Fondi molto vari con sabbia, pietre, ondulato, liscio, dritto, sinuoso. Poi un tratto molto veloce, prima di immergersi nelle dune che gradualmente diventeranno sempre più alte, sempre più ravvicinate, complicate, da “interpretare” e … sempre più soffici.
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**Tappa 6: Sitra – Baharija 433 km (431 PS + 2 trasf)**Dalla partenza subito nelle alte dune di Sitra, in direzione ovest. Dopo un cambiamento di direzione superato il CP2, si proseguirà su un fondo più pietroso per un centinaio di chilometri prima di ritrovare la magica sensazione dell'andatura sulla sabbia. Fondo ancora duro per ritornare all'oasi di Baharija attraverso un piccolo labirinto di pietre.
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**Tappa 7: Baharija – Cairo 397 km (4 trasf + 301 PS + 92 trasf)**Per chiudere la dodicesima edizione del Pharaons ICCR si inizia con un bellissimo slalom nelle montagnole di pietre, un vero piacere per la guida, restando su un fondo sabbioso, tra paesaggi sempre suggestivi. Prima dell’assistenza gli ultimi cordoni di dune della gara, assolutamente non i più facili! Poi si ritrovano le piste scorrevoli con molti salti fino a fine speciale. E per arrivare al podio delle Piramidi, manca solo un trasferimento su asfalto di circa 90 chilometri.
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Per maggiori informazioni sulle date, il percorso e l’iscrizione al Pharaons 2009 consultare il sito
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Ufficio Stampa JVD International.
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News By Tonino Abramo

19.5.09

LOMBARDO E’ TORNATO! Enduro F.M.I 17/05/09

Finalmente lontana la sfortuna dal“Campione Siculo”
Vincenzo Lombardo torna alla vittoria a Caltagirone dove si e’ corsa la quarta prova del campionato regionale FMI 2009.
Nella classifica assoluta ha avuto ragione dei temibilissimi Gaetano Scuderi e Salvo Scala giunti rispettivamente secondo e terzo assoluto, neppure tanto distanti dal vincitore nella somma dei tempi.

Il 17 Maggio e’ andato di scena il quarto “atto” del campionato regionale enduro 2009.
Record di iscritti, 192!
La location (il bosco di Santo Pietro in territorio di Caltagirone) si è rilevata un’arma a doppio taglio per l’organizzazzione curata dal moto club Caltagirone di Fabio Schembari e soci.
Santo Pietro è una delle piu’ belle zone per fare enduro della Sicilia ma gran parte di essa è ormai off-limits per il fuoristrada a due e quattro ruote.
Una cosa è la provatina tra amici ed una cosa è ottenere il passaggio di una gara di enduro.
Così si è arrivati a Sabato mattina quando mancavano meno di ventiquattro ore all’inizio della manifestazione, con il divieto assoluto da parte della “Forestale” di “mettere le ruote” dentro il bosco di Santo Pietro dove si snodava il percorso (bellissimo), meno male che le due discriminanti erano tracciate su terreni privati e sono state “salvate in extremis” dall’organizzazione, (bravi) in poche parole la gara si e’ risolta con un trasferimento “per ridere” con due belle e tecniche prove speciali.
Di chi è la colpa?
Organizzatori leggerini? Forestale troppo severa?
Forse tutti e due?





Secondo me il moto club Caltagirone doveva preventivamente avere piu’ garanzie dagli organi istituzionali prima di portare avanti il progetto di organizzare una gara di enduro in questi territori.
Altro appunto al sodalizio Calatino lo faccio per il poco personale presente a presidiare le prove speciali.
Dal punto di vista tecnico i due test hanno “prodotto” la bellezza di 40 minuti di test cronometrati di media! Meno male vista l’inesistenza del percorso!
Delle due quella che ha suscitato piu’ consensi e’ stato l’enduro test, comprendeva un po’ di tutto: sentiero veloce, sottobosco guidato, salite discese, pietre.. solo 7/8 piloti sono riusciti a scendere sotto i sette minuti.

Prove Speciali:
I vincitori delle prove speciali:
Lombardo (tre fettucciati)
Scuderi (due linee)
Scala (un fettucciato)
Iurato (una linea)


Anche in questa gara i minienduro hanno avuto il loro fettucciato (disegnato da Totò Modica) dove hanno percorso ben otto test cronometrati.
Bella l’iniziativa quella di effettuare un allenamento al sabato (nel fettucciato dei grandi)
dedicato ai piccoli, curato dai due tecnici Federali Tonino Abramo e Totò Modica.
Da segnalare: ben 35 minienduro iscritti, record per la nostra regione!
Prossimo appuntamento la quinta prova il 31 Maggio a Carini (PA) poi la pausa estiva.
Per le classifiche consultate il sito http://www.fmisicilia.it/

Tonino Abramo















Testo - Tonino Abramo

Foto - Paolo Massari & Tonino Abramo

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