La Commissione Sportiva Nazionale della Federazione Motociclistica Italiana
ritiene utile ed opportuno fornire alcune informazioni e qualche chiarimento
riguardo i piloti che rappresenteranno l’Italia alla prossima Sei Giorni Enduro
2012. Piloti che hanno dato la propria disponibilità ad essere presenti, così
come i rispettivi Team, ai quali la Federazione esprime il più sentito
ringraziamento.
Alcuni Team hanno invece ritenuto di non consentire la convocazione dei propri piloti. La FMI non è ovviamente d’accordo con questa decisione, ma ne prende atto con serenità. Le condizioni economiche proposte per la partecipazione erano uguali per tutti, oltre che analoghe a quanto avvenuto nelle edizioni precedenti. Non si comprende dunque in base a quale considerazione si sarebbero dovute ipotizzare (ed accettare) eccezioni.
Lo stato di “salute” del motociclismo italiano, ed in particolare dell’enduro, consente peraltro alla FMI di mettere in squadra piloti di assoluto valore, ai quali auguriamo il più sincero “in bocca al lupo”, certi che impegneranno ogni loro risorsa mentale e fisica per ottenere il migliore risultato possibile.
Inoltre, pur avendo affrontato ormai molte volte l’argomento spese, appare necessario ribadire che la FMI, in occasione della Sei Giorni, copre come sempre tutte le spese di viaggio e di soggiorno, per piloti e componenti dei Team. Una sorta di “tradizione” ormai ampiamente consolidata.
Per quanto riguarda i “numeri”, la cosiddetta “spedizione italiana” sarà composta dal gruppo minimo di persone ritenute necessarie per assicurare ai piloti il supporto migliore, in gara e non. Solo alcuni dati, ad ulteriore chiarimento: normalmente il gruppo è composto da 13 piloti, ognuno con il suo meccanico personale, per garantire massima tranquillità ed assistenza; si aggiungono 5 cronometristi e 5 addetti alle Prove Speciali, 1 medico, 1 massaggiatore, 1 Manager per ognuna delle tre squadre ufficiali, 1 Delegato italiano in Giuria. A questi si possono aggiungere un paio di giornalisti, quando la trasferta è molto onerosa e i giornali non coprono le spese, più un paio di persone addette a riprese foto, video e ai Comunicati Stampa.
Resta il rammarico sul fatto che alcuni Team abbiano scelto di opporsi ad una convocazione adducendo motivi totalmente pretestuosi e tra l’altro inaccettabili, se non altro semplicemente per il rispetto dovuto a chi ha invece accettato le condizioni proposte.
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