11.10.10

IL DOPPIO POKER DI COMASCHLESSER RISCHIA, MA VINCE

Marc Coma vince per la quarta volta il Pharaons e per la quarta volta è campione del Mondo. Schlesser capotta tre volte all’inizio della speciale, ma riesce a finire e a gestire il vantaggio. Tra le moto completano il podio Chaleco Lopez ed Helder Rodrigues. Tra le auto Traglio/Lurquin e Mitsuhashi/Guhennec. La categoria quad è tutta per Marcos Patronelli. Luisa Trucco e Corrado Pattono, unico campion in gara, sono tredicesimi assoluti.


EL ALAMEIN – Un’ultima speciale, 240 chilometri attraverso la Depressione di Qattara, e il
Pharaons 2010 si è lanciato verso le rive del Mediterraneo per il proprio epilogo. L’Hotel Porto Marina di El Alamein ha accolto i piloti impolverati dopo l’ultima fatica, non troppo difficile sulla carta, ma comunque non indenne da sorprese.

Tra le moto la quarta vittoria di Marc Coma al Pharaons Rally era quasi scontata. Passato in testa ieri, il catalano in una tappa così veloce avrebbe potuto perdere la gara solo per un errore grave o un inconveniente tecnico, ma così non è stato: Marc ha voluto festeggiare l’ultima gara con la KTM 690 con una vittoria ed è andato ad eguagliare il record di quattro successi al
Pharaons detenuto da Fabrizio Meoni. Ed ha naturalmente ottenuto il titolo mondiale classe open, il quarto dopo quelli del 2005, 2006 e 2007, praticamente ogni anno in cui ha vinto il Pharaons Rally.


Francisco “Chaleco” Lopez ci ha provato, pur sapendo che l’impresa era impossibile. Il cileno dell’Aprilia anche oggi è stato secondo, a otto minuti da Coma. Non ha avuto nulla da recriminare, ha corso una gara perfetta restando in testa per quattro tappe, ma nelle ultime due, velocissime, si è dovuto piegare alla maggior potenza della 690 di Coma. Sua comunque la vittoria nella 450. Sul terzo gradino del podio assoluto ha chiuso Helder Rodrigues, altra dimostrazione della
competitività ormai raggiunta dalle 450.

Problema oggi per Jakub Przygonski , arrivato al traino del compagno di team Dabrowski per un
guasto di natura elettrica. Il polacco è stato penalizzato di tre ore ed è precipitato in classifica, lasciando il quarto posto assoluto al connazionale Czachor.

Tra gli italiani il migliore è stato Matteo Graziani, sesto assoluto e terzo della 450, seguito da Ivan Boano.
Ottima gara anche per Stefano Turchi, dodicesimo assoluto e per Nicola Colombo, quindicesimo.

Tra i quad era quasi scontata la vittoria di Marcos Patronelli. L’argentino vincitore della Dakar ha dominato tutte le tappe tranne l’ultima, nella quale ha lasciato spazio a Rafal Sonik.
Il vantaggio di due ore e mezzo di Patronelli sul polacco la dice lunga su come abbia affrontato in maniera impeccabile il suo primo Pharaons.
Terzo posto per il russo Dmitri Pavlov, quarto per Camelia Liparoti che si laurea nuovamente campionessa del Mondo femminile.

Tra le auto la tappa di oggi è quasi costata la vittoria a Jean Louis Schlesser. Il francese dopo soli tredici chilometri ha preso una cunetta e si è capottato. Molto sportivamente Eric Vigoroux lo ha aiutato a mettere il suo buggy sulle quattro ruote, pur se i due si stavano contendendo la
Coppa del Mondo due ruote motrici. Schlesser è così andato a vincere il suo primo Pharaons Rally.

La tappa è stata così vinta nuovamente da Maurizio Traglio/Fabian Lurquin, la terza consecutiva per l’equipaggio italo francese. Traglio ha guadagnato un’ora nella tappa su Schlesser, ma non gli è stata sufficiente per scalzare il francese dalla vetta della classifica. Ottimo risultato comunque per il milanese, assente al Pharaons dal 2002.

Terzi assoluti il giapponese Jun Mitsuhashi e il francese Alain Guhennec, autori di una gara molto regolare che li ha portati anche alla vittoria della classe T2.
Jerome Pelichet ed Eugenie Decrè confermano la loro confidenza con l’Egitto con la quarta posizione assoluta, proprio davanti ai compagni di marca Tonetti/Tonetti, oggi solo tredicesimi per problemi al motore.

Eric Vigoroux/Alex Vinocq, sesti all’arrivo, hanno ottenuto i punti necessari a consacrarsi campioni nella Coppa del Mondo due ruote motrici. Dietro a loto in generale ha chiuso il migliore dei numerosi equipaggi egiziani, Omar Hani/Akram Al Sharif. Luisa Trucco e Corrado Pattono, l’unico camion in gara, sono stati tredicesimi assoluti.

INTERVISTE

Marc Coma: “E’ stato il modo migliore di dire addio alla KTM 690, la moto che ha accompagnato tutta la mia carriera agonistica. Sapere poi di avere eguagliato il record di vittorie di Fabrizio Meoni è una cosa speciale, lui è sempre stato il mio riferimento. Non è stata comunque facile questa vittoria, ma tutto è andato per il verso giusto.”

Chaleco Lopez: “Sono contento. Le ultime due giornate non erano per nulla adatte alle 450, ma aver comandato la classifica per quattro tappe è di ottimo auspicio per la prossima Dakar. Sono secondo nel Mondiale della 450 ed ho vinto la classe qui. Di più non si poteva pretendere.”

Matteo Graziani: “Per tutta la gara sono stato attento a non fare errori. Ho dovuto riadattarmi ai ritmi delle gare africane e alla nuova moto, così non aveva senso rischiare. Alla fine il podio della 450 è comunque un risultato di rilievo.”

Marcos Patronelli: “Non mi aspettavo di vincere in Egitto, è stata una cosa fantastica. Percorsi, paesaggi, l’ organizzazione, tutto è stato perfetto. Sono arrivato distrutto alla fine, mal’esperienza è una di quelle che non dimenticherò facilmente.”

Camelia Liparoti: “Sono contenta perché ero l’unica donna tra 11 quad e sono quarta. L’Egitto per me ha un sapore speciale, è la terza volta che vi partecipo e la seconda che lo termino. Naturalmente sono felice anche per il titolo mondiale femminile.”

Jean Louis Schlesser: “E’ stata una settimana molto intensa e divertente, anche se questa mattina abbiamo preso una cunetta e ci siamo capottati tre volte. E’ la terza volta che vinco il Faraoni, la prima con JVD.

Maurizio Traglio: “Mancavo dall’Egitto da molti anni, ed ho trovato veramente una gara fantastica. Il secondo posto è il massimo a cui potessi aspirare, Jean Louis ha meritato la vittoria. Questa gara merita una maggiore partecipazione di auto, dal canto mio l’anno prossimo farò di tutto per esserci.”

Eric Vigoroux: “Oggi è stata una giornata un po’ stressante. Abbiamo visto l’incidente di Schlesser e ci siamo fermati ad aiutarlo. Ho tenuto la massima concentrazione perché volevo
assolutamente arrivare in fondo.”



Classifiche, foto e video su:
News By Tonino Abramo.

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