Un poliziotto che devia i primi piloti su una pista sbagliata crea un po’ di confusione nell’undicesima tappa della Dakar, quella del ritorno in Argentina. Lopez è virtualmente quinto e sempre terzo in generale. Ceci passa in testa alla Super Production.
SAN JUAN – E’ successo un po’ di tutto nell’undicesima tappa della Dakar 2010, quella che riportava in Argentina dopo aver attraversato nuovamente le Ande attraverso il Paso Libertadores. Partenza di notte per le moto, alle 4.40, per affrontare 211 chilometri di trasferimento prima della prova speciale di 220 chilometri, che partiva da Uspallata
per arrivare non lontano dal bivacco di San Juan. Sarebbe probabilmente stata una tappa senza scossoni, un po’ come quella di ieri, se non ci si fosse messo un poliziotto che al primo waypoint dopo 13 chilometri dalla partenza, ha deviato i primi cinque piloti in direzione sbagliata, sbarrando con l'auto quella corretta. A partire dal battistrada Marc Coma che ha percorso vari chilometri prima di tornare indietro e… impuntarsi con il poliziotto. La classifica di oggi, ovviamente ancora provvisoria, è dunque da leggere con beneficio di inventario, fintanto che la giuria non prenderà un verdetto.
Francisco Lopez sarebbe nuovamente quinto oggi, staccato di 3’48’’ dal vincitore virtuale Verhoeven. Lopez è stato preceduto di un minuto dal suo avversario diretto Ullevalseter, mentre ha recuperato sei minuti su Rodrigues. Cambia poco in classifica generale: il cileno è sempre terzo, a 2’40’’ da Ullevalseter, con Rodrigues che lo segue a sette minuti.
Gara regolare, anche se interamente nella polvere, per Alex Zanotti e Paolo Ceci. Il primo fa fatica a tenere un ritmo elevato per i problemi
fisici a spalla, mano e costole che ormai da giorni lo costringono a guidare con prudenza. Oggi è caduto due volte nella polvere di chi lo precedeva e si è trovato più a suo agio nella parte conclusiva della tappa tracciata nel letto di un fiume.
Ceci è caduto anch’egli due volte, fortunatamente senza conseguenze, dopo di che ha preferito evitare altri sorpassi che sarebbero stati troppo pericolosi. Con il ritiro oggi di Pellicer, a causa di una caduta che gli è costata la frattura della clavicola, il modenese è passato in testa alla classe Super Production 450, mentre il compagno di squadra è terzo. La dodicesima tappa di domani avvicinerà ancora un passo all’agognato traguardo di Buenos Aires. Da San Juan a San Rafael con quasi 800 chilometri da percorrere. La speciale è divisa in due tronconi, di 204 e 130 chilometri rispettivamente.
**Filippo Assirelli:** “La soddisfazione per come sono andate le cose finora è grande, ma è veramente dura. Oggi siamo partiti alle 3.30 del mattino e un po’ tutti siamo veramente provati. Sapevo che questa Dakar sarebbe stata difficile, ma finché non la vivi di persona non ti rendi conto. Mancano tre giorni, i meccanici sono stanchi e i piloti anche, ma bisogna tenere duro fino alla fine… C’est la Dakar…”
**Paolo Ceci:** “La costante di questa gara è la polvere, è veramente frustrante raggiungere dei piloti e non essere in grado di superarli. Anche oggi sono caduto due volte, non si vedeva veramente nulla, quindi nella seconda parte, che non mi è piaciuta per niente essendo nel greto di un fiume, non ho forzato ulteriormente. Con il ritiro di Pellicer sono passato in testa alla mia classe, quindi l’obiettivo è di non commettere errori.”
**Alex Zanotti:** “Polvere, polvere, anche oggi è stata dura e sono caduto due volte. In una di queste mi si è girato un po’ il braccio e ho sentito un dolore forte alla spalla. Ma sono le costole quelle che mi fanno soffrire di più, devo respirare piano altrimenti sento delle fitte fortissime. Con tutti questi guai non riesco ad andare al mio ritmo abituale, ma l’importante è essere qui, ancora in gara.”
**Ufficio Stampa Team Giofil Aprilia Racing** http://www.giofil.com/
**Edoardo Bauer**
SAN JUAN – E’ successo un po’ di tutto nell’undicesima tappa della Dakar 2010, quella che riportava in Argentina dopo aver attraversato nuovamente le Ande attraverso il Paso Libertadores. Partenza di notte per le moto, alle 4.40, per affrontare 211 chilometri di trasferimento prima della prova speciale di 220 chilometri, che partiva da Uspallata
per arrivare non lontano dal bivacco di San Juan. Sarebbe probabilmente stata una tappa senza scossoni, un po’ come quella di ieri, se non ci si fosse messo un poliziotto che al primo waypoint dopo 13 chilometri dalla partenza, ha deviato i primi cinque piloti in direzione sbagliata, sbarrando con l'auto quella corretta. A partire dal battistrada Marc Coma che ha percorso vari chilometri prima di tornare indietro e… impuntarsi con il poliziotto. La classifica di oggi, ovviamente ancora provvisoria, è dunque da leggere con beneficio di inventario, fintanto che la giuria non prenderà un verdetto.
Francisco Lopez sarebbe nuovamente quinto oggi, staccato di 3’48’’ dal vincitore virtuale Verhoeven. Lopez è stato preceduto di un minuto dal suo avversario diretto Ullevalseter, mentre ha recuperato sei minuti su Rodrigues. Cambia poco in classifica generale: il cileno è sempre terzo, a 2’40’’ da Ullevalseter, con Rodrigues che lo segue a sette minuti.
Gara regolare, anche se interamente nella polvere, per Alex Zanotti e Paolo Ceci. Il primo fa fatica a tenere un ritmo elevato per i problemi
fisici a spalla, mano e costole che ormai da giorni lo costringono a guidare con prudenza. Oggi è caduto due volte nella polvere di chi lo precedeva e si è trovato più a suo agio nella parte conclusiva della tappa tracciata nel letto di un fiume.
Ceci è caduto anch’egli due volte, fortunatamente senza conseguenze, dopo di che ha preferito evitare altri sorpassi che sarebbero stati troppo pericolosi. Con il ritiro oggi di Pellicer, a causa di una caduta che gli è costata la frattura della clavicola, il modenese è passato in testa alla classe Super Production 450, mentre il compagno di squadra è terzo. La dodicesima tappa di domani avvicinerà ancora un passo all’agognato traguardo di Buenos Aires. Da San Juan a San Rafael con quasi 800 chilometri da percorrere. La speciale è divisa in due tronconi, di 204 e 130 chilometri rispettivamente.
**Filippo Assirelli:** “La soddisfazione per come sono andate le cose finora è grande, ma è veramente dura. Oggi siamo partiti alle 3.30 del mattino e un po’ tutti siamo veramente provati. Sapevo che questa Dakar sarebbe stata difficile, ma finché non la vivi di persona non ti rendi conto. Mancano tre giorni, i meccanici sono stanchi e i piloti anche, ma bisogna tenere duro fino alla fine… C’est la Dakar…”
**Paolo Ceci:** “La costante di questa gara è la polvere, è veramente frustrante raggiungere dei piloti e non essere in grado di superarli. Anche oggi sono caduto due volte, non si vedeva veramente nulla, quindi nella seconda parte, che non mi è piaciuta per niente essendo nel greto di un fiume, non ho forzato ulteriormente. Con il ritiro di Pellicer sono passato in testa alla mia classe, quindi l’obiettivo è di non commettere errori.”
**Alex Zanotti:** “Polvere, polvere, anche oggi è stata dura e sono caduto due volte. In una di queste mi si è girato un po’ il braccio e ho sentito un dolore forte alla spalla. Ma sono le costole quelle che mi fanno soffrire di più, devo respirare piano altrimenti sento delle fitte fortissime. Con tutti questi guai non riesco ad andare al mio ritmo abituale, ma l’importante è essere qui, ancora in gara.”
**Ufficio Stampa Team Giofil Aprilia Racing** http://www.giofil.com/
**Edoardo Bauer**
News By Tonino Abramo.
Nessun commento:
Posta un commento