6.12.06

Tunisia con www.lc8.org






A chi pensa che una pesante bicilindrica sia inadatta ad affrontare il deserto, quello vero, fatto di dune e sabbia molle, di paesaggi sempre diversi e di piste insidiose, abbiamo risposto partendo lo scorso 21 Ottobre, insieme agli amici del sito www.lc8.org, sito che riunisce i possessori e gli appassionati dell’omonima bicilindrica di casa KTM. Guidati dall’esperto Stefano Sacchini, alias Vigliac, la destinazione era pressoché scontata: il Sud della Tunisia.
10 moto (quasi tutte KTM 950 Adventure) , 15 giorni alla ricerca delle emozioni che solo il Sud più profondo, il deserto più incontaminato poteva darci.
Da Tunisi un veloce trasferimento su asfalto ci portava direttamente a Douz, universalmente nota come accesso (fisico e non) al deserto. Già alla vista delle dune intorno a Douz, i nostri occhi luccicavano come quelli dei bambini davanti al luna-park. Qui Stefano si prodigava in consigli per affrontare al meglio la guida su sabbia e, dopo aver caricato le rotte sui nostri GPS, ci forniva i rudimenti per la lettura dello strumento in fase di navigazione libera, indispensabile nel caso ci perdessimo.
Iniziava lì il nostro vero viaggio. Con l’assistenza delle esperte guide tunisine, capitanate da Taoufik, vera “istituzione” a Douz, abbiamo affrontato le più belle piste che, attraverso passaggi “obbligati” come Cafè du Desert e Bir Soltane, ci hanno condotto fino all’oasi di Ksar Ghilane, giù fino a El Borma, sfiorando il confine con l’Algeria. Non sono mancate smanettate incredibili lungo i pistoni, già teatro di varie edizioni del Rally di Tunisia, ed anche gli immancabili insabbiamenti e i piccoli contrattempi, ingredienti obbligatori di ogni piccola grande avventura. Ma uno spirito collaborativo straordinario e l’esperienza delle nostre guide hanno risolto ogni inconveniente. Man mano che trascorrevano i giorni la nostra confidenza con le moto e con il terreno aumentava, e il divertimento di conseguenza.
Suggestivo, poi, il momento del bivacco notturno nel deserto. Pane cotto nella sabbia e, per contorno, enormi falò, stellate incredibili e tante sane risate. Cosa volere di più!
Il ritorno non è stato da meno, con le affascinanti tappe di Matmata e sulla riva del mare a concludere degnamente un viaggio-avventura da ricordare.

Foto e Testo Enzo Giannotta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che posti... bellissime immagini... in più adoro il carotone :)) beh invidia tanta invidia per dei viaggia così
Grizzly

News by FuoristradistiSiculi ha detto...

Sogna Sogna prima o poi.......