22.5.11

RITORNO AL FUTURO

Strana sensazione, credo sia capitata a tutti noi, no? Da un lato avere voglia di endurare, dall’altra, una volta saliti in moto, capire che non sarà giornata.Percorrevo la circonvallazione compiendo tutti i riti delle mie uscite in moto. No, non vi dirò quali. Del resto trovatemi un motociclistica che non sia scaramantico e che non cerchi di propiziarsi gli dei prima di ogni uscita. Se esiste, non è un motociclista.


Ed io sarò anche fermo, ma cavolo, nessuno dubiti del mio amore per la moto.In ogni caso, sulla mia Husaberg sembrava non ci fossi mai salito, che fossi rimasto a casa, accanto al mio rotolo di carta igienica, seduto sulla tazza, a pensare ai casi miei.Mentre cercavo di far quadrare voglia e sensazioni, arrivavo all’appuntamento.Ragazzi, sappiatelo, i fuoristradisti siculi hanno rubato il segreto del mitico doc. Emmett Brown, hanno saputo convogliare il flusso canalizzatore e produrre la potenza di 1.21 gigawatt: VIAGGIAMO NEL TEMPO.Ero partito da casa che erano le 9.05 di sabato 21 maggio dell’anno del signore 2011, ma sono arrivato nello spiazzo della gru della circonvallazione che erano le 9.15 di sabato 21 maggio 1986.


Non c’era dubbio.....


C’era la Honda XR 600 con tanto di targa bianca con numeri blu, c’erano i pantaloni AXO con i colori vestivamo alla Duran Duran, il casco jet AXO e la mitica mascherina SCOTT con tanto di parasassi. Era Wile, nuovo acquisto dei FUORISTRADISTI SICULI, il quale, come è naturale per tutti gli ibernati, aveva sconfitto il tempo: andava sulla sua Honda con la velocità e la freschezza di chi aveva 20 anni.Nell’ 86 Topper portava ancora i lines, Andrea giocava con i lego, ma io e Lupo, no; noi andavamo già in moto, avevamo i capelli lunghi e trascorrevamo notti brave senza pagarne il prezzo il giorno dopo (e per i due giorni successivi, n.d.r).Sono stato vinto dalla commozione.Per fortuna c’era Lupo.


Il ragazzo perde il pelo, ma non il vizio e non si lascia certo prendere la mano da certe debolezze, quindi, con distacco anglosassone annunciava: non aspettatevi nulla, sarà il solito giro togli ruggine, nulla di più.Ci avevamo creduto tutti. Perché siamo polli; perché con Lupo non si capisce quando scherza e quando no; perché, in fondo, quel conta è andare in moto.Ma si sa il suo è un umorismo bastardo “inside and all around” e noi ci siamo cascati con tutti gli stivali.I video non rendono giustizia. Più che un percorso di enduro è stato un viaggio spirituale. Superato il terzo gradone, io, S.Francesco dell’enduro, con pettorina aperta, pantaloni abbassati e stivali slacciati, ho cominciato a vagare tra i campi di Belpasso dietro ad un ignaro, e piuttosto allarmato, contadino, gridando: Signore, tu sei il Verbo, io il tuo umile discepolo, conducimi sulla retta via, perché tanto ho sbagliato (soprattutto a prendere una moto da enduro, n.d.r.).Ma la prossima volta, lo giuro, adotto il sistema Wile: mi faccio ibernare e resto vecchio, dentro e fuori. Ma almeno non peggioro.




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Testo By Nicola.
Foto By Andrea.
Video By Gaetano.

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