2.11.10

Il mio sabato da mondiale!



L’alba non è per tutti. Ci sono ore della giornata che tutti possono vivere, tranquillamente. Altre che pretendono una particolare capacità: fisica, mentale, a volte è solo una questione di bioritmi. L’alba è tra queste.
Se sei contro non entrare, fattene una ragione.
Beh, in ogni caso era l’alba. La banda dei Fangosi si era dato appuntamento. 4 personaggi tra mito e realtà. Di loro si narrano imprese fantasmagoriche, mirabolanti, al di là del bene e del male. Pare - tutti ne parlano, benché nessuno fosse presente – che le pietre del Minissale si siano aperte al loro passaggio, per poi richiudersi immediatamente dopo, macinando malcapitati enduristi senza né arte né parte.
Cavallopazzo, Garufiman, Salvo l’equilibrista e Cocotanguero avevano lanciato il richiamo del fangoso nell’etere. Immantinente aveva raggiunto ogni angolo del globo terracqueo.
Sabato mattina … all’erosbenza … forse risaliranno la colata dell’85 … no no, lo so per certo: faranno la scogliera, fino alla Baia Verde … ohhh! … ehhh?
Gli scettici, coloro che non credono a nulla, avrebbero evitato di alzarsi. L’alba non è certo la loro ora.
Gli agnostici, titubavano.
I fedeli, non si sarebbero arrischiati: blasfemia, blasfemia gridavano.
Un certo Blazusiak mormorò: non è per me
E fu l’epitaffio. Tutti restarono a casa.
Io no. Sono piuttosto asociale, ho un approccio mistico alla vita e non frequento extracomunitari.
E poi mi alzo presto da sempre: l’alba è il mio tempo.
Con me altri due coraggiosi: Juke box e Magister enduri.
Tanto vi si doveva. Amen.




P.S.
Qualcuno si starà domandando: e il report sull’uscita? Non ci racconti nulla dei percorsi, dei passaggi?
Cari miei, qualcuno nottetempo si è divertito a smontare la muraglia cinese ed ha lasciato per strada le pietre, disordinatamente. Roba cinese, eh, che dura da secoli, mica pizza e fichi. Ogni pietra è grande quanto Ben Grimm. E tira sberle allo stesso modo.
Ho respirato tanto di quell’azzurrognolo fumo del mio radiatore, che la mia visione mistica era talmente acuita che anche le mucche mi facevano ciao.
Non ho corso il rischio nemmeno di socializzare. Ad un certo punto, per non sentirmi troppo solo, ho cominciato a parlare con il mio casco. Ma non mi è piaciuto affatto: non accettava i miei Condorelli. Diffido sempre di chi non mangia torroncini.
Tutto considerato rientrare anzitempo sarebbe stato da vigliacchi.
Ma è intuitivo: i vigliacchi si salvano.
Ed io mi sono salvato, spudoratamente.

A proposito, la prossima volta è meglio che mi informi bene su questo Blazusiak.
Così, per evitare di fare la figura del pollo.


P.P.S.
Finchè è durato è stato bello.
Ed i ragazzi, tutti, magnifici.

Testo: Nicola Martello.

Video: Francesco Garufi.

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