30.3.10

Chaleco “surfa” tra le dune




Tappa molto dura la seconda dell’Abu Dhabi Desert Challenge. Più di trecento chilometri di dune e un caldo infernale mietono le prime “vittime”. Chaleco raggiunge Coma ed è terzo di tappa, conservando la seconda posizione alle spalle del catalano con uno svantaggio di tre minuti.
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ABU DHABI – La fornace del deserto Rub Al Khali ha accolto tra le sue sinuose dune i piloti
del Desert Challenge, impegnati oggi nella seconda tappa. Sono stati 305 chilometri infernali, tutti di dune e sabbia molle, accompagnati da una temperatura attorno ai 45 gradi. La prima vera, grande fatica del Desert Challenge 2010, tant’è che la velocità media dei primi piloti è
stata inferiore ai 70 km/h.

Francisco Lopez è partito per secondo questa mattina, due minuti alle spalle di Marc Coma e dopo una quarantina di chilometri ha ripreso lo spagnolo, percorrendo assieme a lui gran parte della tappa ed aprendo la strada per lunghi tratti. Solo nel finale il duo di testa è stato raggiunto da James West e dal velocissimo sudafricano residente negli Emirati, Sean Gaugain. I quattro piloti sono arrivati assieme sul traguardo ed ovviamente il miglior tempo è stato fatto segnare da Gaugain, che ha preso il via quattordici minuti dopo Coma.

Chaleco ha così ottenuto il terzo tempo assoluto, a dodici minuti dal vincitore, ma soprattutto ha ripreso due minuti al leader della gara, oggi quinto. Lopez ha guadagnato un ulteriore minuto anche su David Casteu, uno dei sui diretti avversari nella classe 450.

In classifica generale comanda sempre Coma con tre minuti di vantaggio su Lopez, mentre Gaugain, vero specialista di quelle dune che sono la sua “palestra” naturale, si è portato in terza
posizione a 1’22’’ dal cileno.

Non sarà molto diversa la terza tappa di domani: ancora dune a perdita d’occhio per 337 chilometri di prova speciale.

**Francisco Lopez:** _“E’ stata una tappa veramente dura, guidare tra queste dune con un calore veramente elevato non è per niente semplice. Dopo quaranta chilometri ho ripreso Coma ed abbiamo viaggiato assieme per gran parte della tappa. Ho aperto la strada quasi sempre io, poi sono arrivati come dei fulmini Gaugain e West ed abbiamo tagliato il traguardo praticamente appaiati. Anche oggi la mia Aprilia si è comportata benissimo, sulle dune impegnative era molto facile da guidare.”

**Ufficio Stampa Team Giofil Aprilia Racing**
**Edoardo Bauer**
www.giofil.com

News By Tonino Abramo.

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