14.2.10

TEAM RED BULL-KTM DE CARLI 2010


Dal 2010 la struttura gestita da Team di Claudio De Carli è entrata a far parte della famiglia KTM, come team ufficiale nel mondiale motocross MX1.Il Red Bull KTM Factory Racing, capitanato da Pit Beirer e coordinato da Stefan Everts, è emanazione diretta della casa produttrice austriaca, strutturato nel team MX2 gestito dallo stesso Everts, con i piloti Marvin Musquin, Shaun Simpson e Jeffrey Herlings, e nel team MX1 gestito da Claudio De Carli, con i piloti Antonio Cairoli, Maximilian Nagl e Rui Goncalves.Per la struttura di Claudio De Carli, onorata sin dal 2006 della partnership con Red Bull, azienda leader mondiale nel mercato degli Energy Drink, una ulteriore crescita professionale a riconoscimento del lavoro svolto in tanti anni di mondiale motocross.Red Bull è partner di Youthstream come bevanda ufficiale del Campionato Mondiale Motocross FIM, oltre che title sponsor del Motocross delle Nazioni .
IL TEAM. La squadra corse di Claudio De Carli è nata nel 1994, quando Claudio ha interrotto l’attività agonistica personale. De Carli è stato uno dei migliori piloti privati nel Mondiale Motocross negli anni ‘80, primo italiano a vincere una manche nel Mondiale classe 500cc.
Il Team De Carli ha raggiunto il suo primo titolo iridato nel 1997, con Alessio Chiodi sulla Yamaha YZ 125. Secondo nel mondiale 125 del 1999 con Claudio Federici, il Team è tornato all’alloro iridato con il giovanissimo Antonio Cairoli nel 2005 (classe MX2 – Yamaha YZ250F), con il quale aveva concluso al terzo posto il mondiale 2004. Secondo nel 2006, il bis mondiale di Cairoli è arrivato nel 2007 sempre in MX2 e con la Yamaha YZ250F. Nel 2009 l’esordio nella categoria MX1 con Antonio Cairoli e Tanel Leok è stato coronato dalla fantastica conquista del titolo (il quarto per il team guidato da De Carli)con Cairoli.Tra gli allori del Team di De Carli, oltre a numerosi titoli nazionali (tra cui gli ultimi vinti in MX1 nel 2009 con Leok e nel 2008 con Cairoli), la ‘partecipazione’ ai due titoli mondiali a squadre conquistati dall’Italia, nel 1999 con Federici e nel 2003 con Chiodi .
LA STORIA La storia di Claudio De Carli è legata a filo doppio con la classe regina del motocross mondiale, negli anni ‘80 la 500cc. E Claudio è stato uno dei migliori rappresentanti della scuola crossistica italiana. Pilota di talento, ha conseguito ottimi risultati e ha maturato una notevole esperienza, gestendo in proprio il suo Team da privato, uno dei più efficienti nel panorama internazionale. Negli anni è emersa la sua disposizione ad aiutare e consigliare i giovani piloti, che, in tutta Italia, ne hanno fatto un punto di costante riferimento.Claudio De Carli e il suo Team hanno raggiunto con la vittoria in MX1 nel 2009 di Cairoli il quarto titolo dopo quelli del 1997 (con Chiodi) e del 2005 e 2007 (con Cairoli).
Il Team ha ottenuto il massimo dall’eccellente Yamaha YZ250F, un mezzo dimostratosi vincente. Nel 2007 Cairoli ha vinto tutto: titolo mondiale, titolo italiano e titolo europeo supercross. Ottimi i risultati nell’italiano di Bonini (terzo) e del giovanissimo Lupino (sesto), vincitore anche del Trofeo Italia MX e secondo nel mondiale junior MX2.Nel 1995 il Team De Carli partecipa a tutto il mondiale 125 con Claudio Federici e Erik Camerlengo. Memorabile la prima gara a Castiglion del Lago: nella prima manche Federici vince e Camerlengo è terzo. Federici si aggiudica la giornata con il terzo posto nella seconda manche. Nel corso della stagione Federici incappa in un infortunio che ne pregiudica il rendimento e nella classifica finale di campionato conclude sesto. Camerlengo dodicesimo.Nel 1996 il Team De Carli si ripropone tra i protagonisti del mondiale 125. Federici e Camerlengo sono ormai due piloti di livello mondiale e puntano alla vittoria. Purtroppo la stagione si rivela sfortunata. Camerlengo colleziona diverse cadute nei primi gran premi e a fine anno è nono. Va anche peggio a Federici che è solo venticinquesimo, fermato dalla lussazione della spalla nella prova svizzera.1997. Federici cambia casacca e arriva Chicco (Alessio) Chiodi, reduce una stagione non entusiasmante nel mondiale 250. La “cura” De Carli lo rigenera e lo porta finalmente al suo primo alloro mondiale (era stato secondo nel ‘94 e ‘95). Il Team De Carli è Campione del Mondo: uno degli obiettivi di Claudio, è stato raggiunto. Ma si guarda avanti…1998. Il Team De Carli viene affiancato dal prestigioso marchio Q8. Si riparte con i giovani nel 1998: Camerlengo e il promettente Cherubini, fresco campione italiano junior. Il primo in campionato è undicesimo e il secondo ottimo quattordicesimo.1999.
Nel Team De Carli, ritorna Federici e i piloti sono tre, giovanissimi: Federici, Camerlengo e Cherubini. Si mettono in luce nelle difficili piste di tutto il mondo. Federici in particolare è stato in lotta per tutto il campionato per il conseguimento del titolo e solo nel finale ha dovuto accontentarsi del comunque eccellente secondo posto finale. Tale risultato lo ha inserito di diritto nella squadra nazionale partecipante al Trofeo delle Nazioni che in Brasile ha ottenuto una storica vittoria sulle più blasonate compagini del mondo.2000. Il Team Yamaha di Claudio De Carli ha preso parte al Campionato Mondiale Motocross con due piloti: Claudio Federici e Alex Zanni.Claudio Federici ha chiuso al 5° posto il Campionato del Mondo di motocross 2000 classe 250! L’atteso risultato è giunto al termine di un emozionante G.P. di Svizzera in cui il pilota del Team Yamaha – De Carli, disputando una gara impeccabile, è riuscito a “domare” il temutissimo Gordon Crockard ed a riprendersi proprio in extremis quel significativo quinto posto che aveva a lungo detenuto lungo l’arco della stagione iridata. Per un esordiente nella “classe regina” del motocross il bilancio 2000 di Federici e del Team Yamaha – De Carli si puo’ addirittura definire esaltante: una vittoria nel G.P. della Repubblica Slovacca, due volte terzo (nel G.P. d’Italia ed in quello conclusivo di Svizzera) e ben quattro volte quarto; tenuto conto che il pilota romano ha dovuto saltare per infortunio la prima prova del campionato, il suo quinto posto assume un valore ancora maggiore e, rivedendo il film della stagione, si puo’ addirittura affermare che, senza qualche evitabile inconveniente, il risultato avrebbe potuto essere ancora migliore. Il suo compagno di Team, Alex Zanni, nonostante qualche infortunio che ha condizionato la stagione, ha raccolto un soddisfacente quattordicesimo posto finale.L’annata 2000 si è dimostrata poi, per il Team Yamaha – De Carli, addirittura trionfale in campo nazionale: Claudio Federici, su Yamaha YZ 250 del Team Yamaha – De Carli, è stato il vincitore dei Campionati Assoluti d’Italia 2000 cl. Open e del Trofeo Supercampione. Il venticinquenne pilota romano ha iscritto cosi’ per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro del più prestigioso campionato nazionale di motocross sulla stessa pista che lo vide nel ‘94, già su Yamaha del Team De Carli, conquistare il Campionato Italiano Junior 250. Era forse scritto nel “libro del destino” che Federici tornasse a trionfare sul circuito veneto anche se questa volta le proporzioni della sua affermazione sono ben maggiori e sono arrivate al termine di una stagione esaltante che lo ha visto 5ƒ (da esordiente) nel Campionato del Mondo cl. 250 e vice-Campione del Mondo a squadre con l’Italia.2001. Nel 2001 il Team Yamaha Axo di Claudio De Carli si è confermato tra i protagonisti del Campionato Mondiale classe 250. La novità della manche unica non ha modificato più di tanto i valori in campo e sempre molto elevati si sono dimostrati i contenuti tecnici di un campionato in continua crescita.Claudio Federici ha tenuto a lungo nel corso del campionato la terza posizione ed è stato il solo, con Pichon, Crockard e Reed, a vincere un Gran Premio, quello di Roggenburg (Svizzera). Nel finale di stagione ha subito la straripante crescita di Reed e ha concluso con il quarto posto finale, risultato comunque più che positivo, considerando nel conteggio della stagione i due sfortunati ’stop’ di Genk e di Karntenring.2002.Il Team Yamaha Axo di Claudio De Carli nella stagione 2002 ha ulteriormente potenziato la sua struttura, ponendosi per impegno tecnico e logistico ai vertici del mondiale motocross.Impegnato nella classe 250, sempre più classe regina, il Team affianca a Claudio Federici il bresciano Chicco Chiodi, il pilota italiano più titolato, con tre titoli mondiali, il primo dei quali conquistato nell’87 proprio con De Carli. Una squadra fortissima, ma una sfortunata caduta nella prima gara stagionale, quella di Montevarchi valida come prima prova degli Assoluti d’Italia, toglie di scena Federici, con un infortunio al ginocchio destro che lo terrà lontano dalle competizioni praticamente per tutta la stagione.Chicco Chiodi tiene alta la bandiera del Team portandosi subito al successo negli Assoluti d’Italia. Grande anche il suo esordio al Mondiale, con il podio, secondo posto dietro a Pichon, nella gara di Bellpuig(Spagna).Chiodi dimostra di poter lottare con i migliori della 250 e ottiene ottimi piazzamenti, purtroppo anche lui è vittima di un episodio sfortunato. In Francia viene coinvolto in una caduta dopo il via e subisce una piccola infrazione vertebrale. Niente di grave, ma il campione bresciano perde un mese cruciale di campionato. Al suo rientro è ancora con i migliori ed in classifica finale termina decimo.2003.
Luci e ombre per il Team Yamaha De Carli nella stagione 2003. I piloti sono sempre Chiodi e Federici, ma partecipano al mondiale in due classi diverse, Chiodi nella 125 con la YZF 250 con motore quattro tempi, Federici nella 250 con la potente YZF 450. Federici torna alle gare dopo il lungo periodo d’inattività dovuto all’infortunio alla gamba destra del 2002.Nonostante non sia ancora in perfette condizoni Claudio dimostra di poter lottare con i migliori della Motocross GP e fino alle ultime prove in classifica è nelle prime posizioni, quinto. Splendida la sua gara nella prova italiana di Montevarchi, dove ottiene la pole-position e sale sul podio, terzo alle spalle di Everts e Smets.Purtroppo il suo ginocchio destro comincia a dar fastidio e il romano decide di sottoporsi ad intervento chirurgico, saltando così l’ultima prova. In campionato conclude ottavo.
La stagione era partita anche meglio per Chiodi, sul podio già dalla prima gara (Bellpuig), secondo, e ottimo quinto alla seconda, Walkensvaard. Chicco è in piena lotta per il titolo mondiale ma una banale caduta in allenamento gli costa la frattura del radio del braccio sinistro. Purtroppo l’infortunio pregiudica tutta la stagione del campione bresciano, che rientra in gara nella prova italiana ma tornerà in buona condizione fisica solo nel finale di campionato. Difatti proprio nell’ultima prova, in Francia, risale meritatamente sul podio, secondo alle spalle di Everts. Nella classifica finale di campionato è ottavo.2004. La stagione 2004 resterà negli annali del Motocross per l’incredibile ‘esplosione’ di Antonio Cairoli. Fortemente voluto da Claudio De Carli per affiancarlo a Claudio Federici nella stagione 2004, il giovane messinese era nel mirino del manager romano da tempo ed arrivato a Roma per la preparazione premondiale viene seguito in ogni dettaglio da De Carli stesso. Insieme a Federici e Monni (altro giovane voluto in squadra da De Carli) gli allenamenti si susseguono anche sui terreni sabbiosi del Belgio, dove nel frattempo il Team Yamaha De Carli ha organizzato una sede estera ben organizzata.Nel trofeo internazionale degli Assoluti d’Italia il Team Yamaha De Carli si presenta come la squadra da battere e nelle classifiche finali domina la 125 (MX2) con la vittoria di Federici e con il terzo posto di Cairoli. Bene anche nella Open con il secondo posto di Monni.I tre piloti si dimostrano subito in grado di poter rivestire un ruolo da protagonisti nel Mondiale MX2 con le Yamaha YZF 250. Per Monni emerge qualche difficoltà in più, raramente riesce a partire bene e compromette buone prestazioni con troppa foga. In campionato raccoglie poco e termina ventiseiesimo. Nel corso della stagione Federici incontra qualche problema fisico (caviglia sinistra) che comprometterà non poco i risultati. Con tre podi al suo attivo concluderà undicesimo assoluto. Ma la rivelazione della stagione è Tony Cairoli, considerando che nelle sue precedenti esperienze di mondiale non era mai riuscito a qualificarsi. Tony dopo un inizio nella media inizia a mettre in mostra le sue qualità e la sua guida spettacolare e veloce. La sua è una crescita continua che lo porta a vincere la sua prima manche mondiale nel GP di Rep. Ceka a Loket e poi a raccogliere la storica vittoria (mai prima per un italiano) nel GP di Namur, la Montecarlo del Motocross. A fine stagione è sul podio della classifica finale: terzo.2005. Dopo il terzo posto conseguito nel 2004, Tony Cairoli punta decisamente al titolo della MX2. Federici ’sale’ in MX1 ma avrà una stagione costellata di piccoli infortuni che non gli permetteranno mai di esprimersi secondo le sue possibilità. Il suo campionato si conclude con il ventiseiesimo posto finale: è il migliore degli italiani della MX1, ma questa è certo una magra consolazione…Anche per Tony l’avventura sembra in salita con l’infortunio alla caviglia nel sabato del primo GP, Zolder, ma riesce a reagire e a raccogliere punti importanti. Nel secondo GP vince gara 1, nel terzo (Agueda, Portogallo), arriva la sua prima doppietta e la sua prima tabella rossa. E’ il preludio ad una stagione fantastica che lo incorona Campione del Mondo a Lierop, con una gara di anticipo, e nonostante un infortunio al polso destro. Per il Team Yamaha De Carli è il secondo titolo mondiale, dopo quello vinto, sempre a Lierop, con Chiodi nel 1997. I numeri del 2005 parlano chiaramente di un Cairoli imbattibile: 8 manche di qualifica vinte; 276 giri al comando della gara (secondo è Rattray con 88 giri!); 13 manche vinte su 34; 6 Gran premi vinti su 17 (Agueda, Castiglion del Lago, Uddevalla, Nismes, Loket, Gaildorf), 567 punti conquistati.2006. Nella stagione 2006 Antonio Cairoli onora la tabella numero uno con un campionato eccellente e sempre da protagonista. Vince più di tutti in MX2 (12 manche!) ed è spesso il più veloce ma due ‘zero’ per cadute (Spagna e Bulgaria) gli costano il titolo per soli 18 punti dal francese Christophe Pourcel. Resta in lizza ver la vittoria finale fino all’ultimo minuto dell’ultima manche. Concluso il mondiale da vice-campione riesce ancora a togliersi grosse soddisfazioni: al Nazioni in Inghilterra è strepitoso dominatore della manche MX2-MX3 battendo tutti i èiù forti del mondo… a Brescia si aggiudica il titolo italiano e gli Internazionali d’Italia MX2… e infine vince il titolo Europeo Supercross con la vittoria a Milano e il terzo posto a Genova.In questa stagione ad affiancare Cairoli arriva Matteo Bonini, giovane promessa del cross italiano. Purtroppo è bersagliato dalla sfortuna e si infortuna due volte: alla prima stagionale a Montevarchi e poco dopo il suo rientro in gara, a Loket.2007.Il 2007 è stato fantastico per il Team Yamaha De Carli, con la prestigiosa conquista del terzo titolo iridato, il secondo di Antonio Cairoli, al termine di un campionato nettamente dominato (11 gran premi vinti su 14; ventuno manche vinte su ventotto). ‘Tony’ corre anche un gran premio in MX1, a Donington, e lo vince. Dopo il mondiale la stagione gare non è conclusa e Cairoli raccoglie altri due titoli per completare l’ en plein: Campionato Italiano e Campionato Europeo Supercross (tre gare vinte su cinque).Ottimi risultati anche dai due compagni di squadra: Alessandro Lupino, esordiente, è secondo nel mondiale junior MX2 e sesto nel campionato italiano. Stravince il Trofeo MX Italia. Matteo Bonini ha qualche problema fisico nel corso della stagione ma riesce a salire sul podio finale del campionato italiano: terzo assoluto. In squadra con Lupino si aggiudica per i colori azzurri i ‘Non Olympic Games’ a Kiev, vincendo le due gare.2008. Quella 2008 è stata una stagione di alti e bassi per il Team Yamaha De Carli. Tutto è andato al meglio in ambito nazionale, con la vittoria nel Campionato Italiano e Internazionali d’Italia MX1 con Antonio Cairoli, e il terzo posto nel campionato italiano MX2 con il diciassettenne Alessandro Lupino.Cairoli è splendido protagonista delmondiale MX2 ed è in lotta per il titolo fino al GP del Sudafrica, a due terzi di stagione, dove per un banale inconveniente si infortuna al ginocchio della gamba sinistra, ed è costretto ad un intervento chirurgico ed a fermarsi per tre mesi. Quattro i Gran Premi vinti per Tony nel 2008: Agueda, Mantova, Mallory Park e Uddevalla.Positiva nel mondiale la stagione di Lupino che nella combattuta MX2 riesce con maggiore continuità a raggiungere la zona punti e conclude ventitreesimo in classifica finale.Stagione da dimenticare per Matteo Bonini, infortunatosi prima del mondiale e nel GP di Francia, partecipa praticamente solo a sei gare e conclude ventisettesimo.2009. La stagione 2009, con l’atteso ritorno del team nella massima categoria del mondiale (allora 250cc., ora MX1), si rivelerà trionfale con la vittoria iridata di Antonio Cairoli, che sale così nell’olimpo dei primi dieci nella storia del motocross mondiale, ed è il miglior pilota italiano di sempre.Con 9 vittorie di manche, 9 podi e quattro GP vinti (Turchia, Portogallo, Germania e Lettonia) il campione siciliano ha schiacciato gli avversari, conquistando la tabella rossa sin dal terzo Gran Premio e realizzando un’impresa storica. Per il team grandi soddisfazioni anche da Tanel Leok che si aggiudica il primo GP stagionale (Faenza) portando la squadra subito alla vittoria, all’esordio in MX1.Da segnalare ancora per Leok la conquista del titolo italiano MX1, mentre per Lupino (MX) la stagione viene rovinata da un infortunio alla spalla che si protrae fino a costringerlo ad un intervento chirurgico a Luglio, con successivo stop per il recupero fisico. Peccato perchè il giovanissimo Alessandro ha dimostrato un ulteriore salto di qualità e nei primi cinque GP iridati aveva collezionato ben 56 punti ed era nei primi quindici della classifica provvisoria MX2.

Grazie per le info al Team de Carli.
News By Tonino Abramo.

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