17.1.10

UN SOGNO CHE SI AVVERA



L’ultima speciale della Dakar è solo una velocissima formalità: Chaleco Lopez e Aprilia salgono sul terzo gradino del podio assoluto. Un sogno che si avvera per il pilota e per tutto il Team Giofil. Ceci e Zanotti sono primo e secondo nella classe SP 450, a completare un successo incredibile alla prima partecipazione.




BUENOS AIRES – La tensione della vigilia era altissima, Lopez non riusciva a dormire, i meccanici hanno controllato in maniera maniacale tutti i particolari dell’Aprilia RXV 4.5. Alla Dakar, si sa, l’ultima tappa riserva sempre sorprese, ma non questa volta. Francisco Lopez è terzo assoluto alla Dakar, il suo miglior risultato di sempre, ottenuto con una moto e un team debuttanti alla Dakar. Non è stato un percorso facile, la Dakar sudamericana è stata durissima, massacrante per uomini e mezzi, ma la caparbietà di tutto il Team Giofil è stata ripagata con un risultato che, alla vigilia, nessuno poteva aspettarsi.

L’Aprilia RXV 4.5 si è dimostrata estremamente competitiva e affidabile e senza i problemi di benzina delle prime due tappe e la rottura della catena nella settima, il fortissimo cileno avrebbe certamente combattuto per la vittoria.

Nell’ultima fatica di questa 32^ Dakar, Lopez in accordo con tutto il team
ha preferito non rischiare: la speciale di 202 chilometri era velocissima e i rischi di rovinare mousse e copertone erano troppi. Si è così preferito un terzo posto sicuro che un secondo pieno di incognite. Forse nessuna moto nella storia della Dakar è arrivata tanto in alto alla sua prima partecipazione e “Chaleco” è stato il perfetto interprete del potenziale dell’Aprilia. Un successo completato dalla grande gara dei due piloti italiani del Team Giofil, Paolo Ceci e Alex Zanotti, entrambi al traguardo alla loro prima Dakar. Ma non basta, il modenese e il sammarinese sono rispettivamente primo e secondo nella classe Super Production 450, oltre che quattordicesimo e diciottesimo assoluti e il podio di Buenos Aires, previsto domani, festeggerà degnamente il successo dell’Aprilia.

L’unico rammarico è per Gerard Farres: il forte pilota spagnolo avrebbe potuto completare un
eccellente lavoro di squadra, ma un problema tecnico non risolvibile “sul campo” non gli ha permesso di continuare il suo prezioso lavoro di “portatore d’acqua” di Lopez. Gerard è comunque rimasto molto sportivamente a sostenete Chaleco per l’intera Dakar.

Domani a La Rural, il centro fieristico di Buenos Aires, ci sarà la parata finale e il podio di questa bellissima Dakar: per Aprilia e il team Giofil non è un punto di arrivo, bensì la partenza di un programma che la vedrà sempre più impegnata nei rally.

**Francisco Lopez:** “E’ incredibile, non avrei mai pensato di arrivare così in alto, è la realizzazione di un sogno che coltivavo da tanti anni. Dopo le prime tappe sembrava tutto più difficile, ma poi le cose sono andate sempre meglio. Senza i problemi della benzina e della catena chissà cosa sarebbe successo, ma la Dakar è una gara lunga e difficile e queste sono cose che bisogna mettere in preventivo. E’ impossibile passare due settimane senza il minimo problema. La mia Aprilia è stata eccezionale e tutto il team ha fatto un gran lavoro per mettermi nelle migliori condizioni. Per essere una moto e una squadra al debutto, non potevo chiedere di meglio. Il momento più difficile di questa Dakar è stato nella settima tappa, quando ho rotto la catena, quello più bello, a parte la felicità enorme di essere sul podio, quando ho vinto la tappa in Cile, nella mia terra. Ora si tratta di mettersi subito al lavoro per continuare lo sviluppo della moto ed essere sempre più competitivi, per poter puntare alla vittoria nella prossima Dakar.”

**Paolo Ceci:** “Non sto in me dalla gioia. Pur tra mille problemi quotidiani arrivare in fondo alla mia prima Dakar è una gioia enorme, difficile da esprimere, ancora non ci credo. La gara è stata durissima, più dura di come mi aspettassi. Parlando con i piloti più esperti ho avuto conferma di questo e mi hanno anche detto che ci vogliono almeno cinque Dakar per poter puntare in alto. La strada è lunga, ma l’inizio è stato perfetto.”

**Alex Zanotti:** “La mia gara è cominciata in salita ed è continuata peggio, ma alla fine ce l’ho fatta ad arrivare in fondo. Tutti alla vigilia mi hanno detto che se avessi corso come faccio di solito non l’avrei terminata, per cui mi sono imposto di cambiare strategia e di andare sempre all’80 per cento. La spalla che mi è uscita due volte e gli altri guai fisici non mi hanno aiutato a correrla tranquillamente, ma adesso la soddisfazione è ancora più grande.”

**Filippo Assirelli** (Team Manager): “E’ fatta, non so che dire, ma vedere concretizzarsi il
lavoro tremendo di questi mesi è una soddisfazione che non ha prezzo. Terzi assoluti, primo e secondo di classe, tre moto su quattro arrivate al traguardo, nessuno avrebbe scommesso su un risultato così, neppure io, anche se ero convinto che avremmo potuto dire la nostra. Chaleco ha
anche vinto tre tappe, solo Coma in questa Dakar ha vinto più di lui. Il potenziale della moto è grande, considerato che siamo appena all’ inizio dello sviluppo, ed ora dovremo iniziare subito il lavoro per mettere in pratica quanto appreso da questa durissima Dakar.”

**Ufficio Stampa Team Giofil Aprilia Racing
****Edoardo Bauer** http://www.giofil.com/

News By Tonino Abramo.

AUGURI DA NOI FUORISTRADISTI SICULI!

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny