La prima volta che sentii parlare di Facebook non fui scettico, ma mai avrei pensato che potesse nascere un’amicizia così bella e che avrei fatto conoscenza di uno tra i più incantevoli posti che l’Italia sa offrire. Il basso Friuli e la Laguna di Grado ad aprile possono offrire paesaggi e un clima che difficilmente lascia indifferenti, se poi il tutto viene condito da una buona compagnia e delle stupende giornate in moto, allora il quadro è completo. Facilmente raggiungibile perché ad una sola ora dall’aeroporto di Venezia o ancora meglio dal “Ronchi dei Legionari” di Trieste, Grado è una cittadina lagunare meta di turisti tutto l’anno ma soprattutto nei mesi estivi. Aprile quindi è una scelta che si colloca nel giusto momento per non trovare troppa confusione, ma neanche una città che dorme avvolta dalle nebbie umide dell’inverno.
Alessandro e Stefania sono due ragazzi in gamba che hanno deciso di condividere la loro passione con chiunque voglia andare alla scoperta della loro terra sulle due ruote, siano esse artigliate o stradali. Hanno studiato diversi itinerari nella natura per tutti i gusti e tutti i livelli di difficoltà e allenamento e la vera forza della loro idea è che mettono a disposizione del “cliente” l’intero equipaggiamento necessario alle gite/escursioni in moto o ancora più specificatamente ai tours di Enduro nell’entroterra friulano e non. Si perché alcuni degli itinerari studiati “ sconfinano” nei boschi e nelle strade della vicina Slovenia, che non delude certamente. Il mio arrivo è stato accolto con calore e ospitalità e nonostante scalpitassi per “smotazzare” qua e la ho dovuto fare i conti con un clima familiare che mi ha sorpreso piacevolmente, facendomi apprezzare con calma i luoghi. Il mattino della giornata dedicata all’enduro ero contento come un bambino con il giocattolo nuovo e Alessandro cortesissimo mettendomi a disposizione una fiammante Honda 490 4 tempi, mi dava non un giocattolo ma tutta la slitta di babbo natale !! Amotoblues mette a disposizione per le giornate in fuoristrada una Yamaha 250 4 tempi per i suoi clienti, ma Alessandro da perfetto padrone di casa mi dava la sua moto personale.
I primi contatti con il fuoristrada vicino Grado, si prendono a Cervignano del Friuli costeggiando campi su sterrate facili e risalendo argini che nascondono il paesaggio lagunare. Giusto il tempo per sgranchirsi un po’ i muscoli e l’attenzione è catturata dai molti uccelli che popolano la zona ; fagiani, cigni, cavalieri d’Italia, rapaci diurni e aironi facevano la loro apparizione per nulla intimoriti dal suono dei nostri 4 tempi con tonalità comunque silenziose nel rispetto della natura.
Questa prima parte di giro è abbastanza facile ed è studiata per chi non è un pilota professionista o di livello agonistico, ma ama godere del fuoristrada e scoprire le bellezze naturalistiche del luogo. In ogni caso, anche i piloti più smaliziati potranno divertirsi e dare gas.
La pausa colazione è d’obbligo e segna l’inizio della fase due del giro Enduristico.
Si ci sposta con un breve trasferimento su asfalto dalla zona di Aquileia ( antico porto romano ) alla zona di Ruda nei pressi del fiume Torre.
Qui si inizia a fare sul serio con sottoboschi umidi intervallati da guadi su torrenti e tratti sabbiosi o pietrosi. Questa zona è un vero paradiso per l’enduro e non c’è tempo per ammirare le bellezze del paesaggio, si è portati a stare concentrati sulla guida e divertirsi con lo sport che si ama.
Una curva e dietro ancora un guado, il tempo di alzare la testa e giù di gas sul fondo sabbioso della sponda, poi dentro ad un bosco di pioppi gli alberi corrono veloci ai lati del mio sguardo, controsterzo fulmineo e dentro nella nuova curva meraviglia, scalo una marcia e sono ancora tra sabbia e canne…
… sento l’acqua vicina e questa volta mi fermo, spengo il motore e assaporo quell’attimo. L’ennesimo fagiano sbuca dalla selva e non posso fare a meno di sorridere ad Alessandro che mi ha raggiunto.
Sono estasiato e soddisfatto, stasera mangerò come un lupo le specialità friulane e magari del buon vino allieterà i miei sonni.
L’indomani di buon’ora ci aspettano le Honda fmx 650 e un’intera giornata tra pieghe su asfalto e derapate sullo sterrato delle strade slovene. A_Motoblues mette a disposizione queste moto versatili e divertenti che ben si prestano ai veri itinerari proposti.
La giornata è limpida e soleggiata e sono con noi anche Stefania e Marco. Marco è un profondo conoscitore della zona e ci farà da guida alla scoperta di questo nuovo itinerario.
Da Palmanova ci spostiamo attraverso una vecchia strada per carri armati in direzione Quattroventi.
Breve sosta caffè e veloci ci dirigiamo al confine Italia-Slovenia, tra Vencò e Neblo.
Qui la strada comincia a salire leggermente e i boschi sloveni la fanno da padrone. Kozbana, Kanalski Kolovrat, Senic, Golo Brdo, uno dopo l’atro i borghi tra i monti ci affascinano e ci raccontano storie.
Storie a volte non belle di guerre civili come testimonia un cimitero sperduto tra i boschi e una chiesa isolata ma curatissima.
Storie a volte di rinascita, come a Breg, dove un Agriturismo eletto migliore di tutta la Slovenia ci sorprende con la sua bellezza e la sua cucina tipica.
A soli 35 Km da Nova Gorica fermiamo le nostre moto per gustare i piatti sloveni e discutere di quanto visto.
Sulla strada di ritorno ancora pieghe curve e le nostre Honda si dimostrano all’altezza della situazione
Il tramonto si avvicina e qualche goccia di pioggia saluta il nostro ritorno in Italia. I bastioni di Palmanova ci regalano le ultime emozioni e mai contenti continuiamo a dare gas pure sull’erba con gomme stradali!
Due giorni fantastici e degli amici stupendi, troppi ricordi da mettere a posto, guardo dal finestrino dell’aereo e la laguna veneta si allontana sotto di me, la voglia di tornare è tanta e lo prometto a me stesso con un sorriso nel cuore.
Report By Daniele Castrorao (TAURUS)
Il post sul FORUM!
Nessun commento:
Posta un commento