30.1.08
MILITELLO 27 GENNAIO 2008
Io non c'ero(Luca Siculo) altrimenti i Report sarebbero stati tre.......ecco due picciotti Tonino e Enzo con i loro racconti!
A Militello ci sono tanti appassionati di Enduro , Capitanati da Sebastiano
Sono riusciti a trovare un’area dove hanno tracciato un bel giro su un costone di montagna .
Domenica Sebastiano e soci , sono riusciti ad avere ospiti alcuni tra i protagonisti delle ruote tassellate in Sicilia : Roberto Santonocito con il suo presidente Franco Battista , Maurizio Musumeci , Tonino Abramo , Paolo e Alessandro Toscano , Marco Arena con papa’ Concetto ed Enzo Velotto . Da Militello il gruppo organizzatore dell’incontro : Giuseppe , Antonino , Sebastiano R , Tonino , Marco , Andrea , Sebastiano S. Nino , Filippo , Nello , Salvatore e .. se mi sono dimenticato qualcuno chiedo scusa.
Il tracciato come detto prima e’ ricavato su un costone di montagna a terrazze lungo i tre tre chilometri con delle rampe in mulattiera a salire e a scendere tecniche , la pioggia ha reso il tutto viscido , si sono formati canali di fango e i piccoli gradini sono diventati “saponetta” , il tracciato bagnato e’ diventato veramente selettivo ,
ottimo per allenarsi in vista dell’inizio del campionato 2008.
Poi un giro di enduro tutti assieme su belle trazzere dell’entroterra e ad ora di pranzo tutti assieme a mangiare in una vicina azienda agrituristica.
Da segnalare la disponibilita’ e d ospitalita’ dei ragazzi di Militello disponibili a ricevere amici enduristi per far conoscere i bei percorsi della Val Di Catania.
Tonino Abramo
TROPPO BELLO…….. A MILITELLO!!!
A torto o a ragione, troppo spesso si associa il nome di Militello Val di Catania a quello del suo più illustre cittadino, il Pippo nazionale, anzi nazional-popolare, mattatore televisivo (e non solo) da quasi 40 anni.
Più a torto per quanto mi riguarda, specialmente dopo la stupenda Domenica, quella appena trascorsa, vissuta grazie all’iniziativa di Sebastiano Rosa e dei suoi sodali, che ci hanno rivolto un simpatico invito ad apprezzare nell’ordine: un fettucciato nuovo di zecca situato in un’interessante location; la bellezza enduristica, e non solo, della loro zona e la buona, anzi ottima cucina. Come rifiutare!?!
Così di buon mattino, approfittando del magnifico sole primaverile, con Concetto Arena nella veste improvvisata di baby sitter del mio piccino al seguito, carrello e motociclette, ci godiamo una passeggiata rilassante. Destinazione: stazione ferroviaria di Militello.
Al nostro arrivo la prima di una lunga serie di bellissime sorprese: siamo in tanti, tutta bella e simpatica gente di Enduro, segno che il passaparola e la voglia di divertirsi funzionano alla grande!
Nell’ordine: ben 3 presidenti di Motoclub FMI, Concetto Arena, Franco Battista e Maurizio Musumeci; Tonino Abramo a rappresentare il MC Salvo Aiello; un campione regionale fresco fresco, Roberto Santonocito; un Under 16, Luciano Abramo; un Under 10, il mio Valerio, fotografo ufficiale della giornata (oltre 800 scatti!); Marco Arena, e soprattutto gli amici gentilissimi ed ospitali di Militello, anch’essi con accompagnatori “appiedati” altrettanto simpatici, uno su tutti il Dott.Nino Lisciandrano, padre di un altro giovanissimo endurista del gruppo.
Salutati gli amici, dopo aver approfittato del FurgoLASER per cambiarmi, mi sono precipitato verso il fettucciato, vedendo da lontano ragazzi che giravano a manetta.
Il percorso è veramente particolare, stretto e molto tecnico; si snoda in mezzo ad un boschetto per 2,3 km circa con una alternanza incessante di curve in salita e discesa, gradoni di pietra resi viscidissimi dal fango e brevi tratti erbosi.
Le piogge dei giorni precedenti hanno reso il tracciato veramente infido, tant’è che solamente i “manici” del gruppo riuscivano a girare senza intoppi. Non facendo, ahimè, parte della suddetta categoria, dopo un giro ho preferito mettermi da parte per non ostacolare nessuno e godermi le altrui evoluzioni.
Sospendo ogni giudizio tecnico sul campetto lasciando fare a chi ha sicuramente più esperienza di me, comunque non vedo già l’ora di poter tornare a girare sull’asciutto…
Finalmente, dopo un oretta, qualcuno pronuncia la frase che aspettavo ardentemente: “Andiamo a farci un giretto di Enduro?”.
E così siamo partiti, una dozzina abbondante, alla volta di un percorso per il quale non ringrazierò mai abbastanza le nostre guide.
Sterrati stupendi che si snodano in mezzo alle colline della zona, mai banali o noiosi grazie alla presenza di pietre, contropendenze, guadi, salite ripide e sinuose discese che impongono braccia salde e tanta concentrazione.
Bellissimi tratti in sottobosco con radici affioranti, fianchi di montagne dai quali si godeva di panorami mozzafiato, almeno per me che riuscivo a notarli, viste le velocità che tenevano alcuni del gruppo che si divertivano come matti ad “incapicchiarsi” unendo l’utile al dilettevole visto che il campionato è alle porte…
Su tutto l’onnipresenza maestosa ed un po’ inquietante delle gigantesche pale eoliche, sotto le quali siamo anche transitati.
A metà circa del nostro giro, una sosta ristoratrice presso una masseria privata dotata di una provvidenziale fonte d’acqua fresca, sosta durata moooolto più del previsto in quanto il buon “Maurizietto” Musumeci si è accorto che stava letteralmente perdendo la sua ruota posteriore causa raggi totalmente allentati.
Dal gruppo si anche levato qualche anonimo urlo che dava del “culazzaro” al nostro eroe.
Alla ripartenza ci attendeva la parte più bella del nostro giro. Gran varietà di sterrati culminanti in una salita lunga e ripidissima, famosa da queste parti, con fondo mosso e pietroso che ha mietuto qualche vittima (ad esempio il povero sottoscritto che avendo sbagliato miseramente la rincorsa è riuscito a salire solo al terzo tentativo…).
Immaginate l’emozione che abbiamo provato nel percorrere un lungo tratto della discesa successiva affiancati da un gruppo di stupendi cavalli bradi al galoppo, criniere al vento, per nulla spaventati dai mezzi a motore.
Naturalmente non poteva mancare, in una zona che ne è ricchissima, il letto del fiume con tratti veloci alternati a passaggi da “trialera” su massi di ragguardevoli dimensioni.
Usciti dal fiume, duecento metri e si entra al ristorante! In tutto avremo percorso una trentina di Km, non più di uno e mezzo su asfalto. Siamo sulla Catania –Ragusa, svincolo di Vizzini. Vi dice niente il nome? Ricotta da urlo, antipasti di terra-quelli-seri e arrosto misto di assoluto rispetto. Il tutto innaffiato da buon rosso, Coca Cola per alcuni, e caffè finale. Qualità alta, prezzo modico.
Ma le sorprese non finiscono quà. Il gruppo si sgrana; c’è chi torna a casa, chi va ad appuntamenti galanti e chi deve tornare a Militello perché ci abita o perché ha lasciato il carrello. Si torna via asfalto? Nemmeno per idea! Per i nostri amici l’asfalto è nemico, e così vai con un altro tratto di percorso che culmina con una mulattiera impegnativa e ripida che ci porta al CENTRO di Militello!
Arrivati alle auto ci cambiamo e ci salutiamo calorosamente con i nuovi amici ripromettendoci di vederci al più presto: hanno nuovi percorsi e ristoranti da farci provare.
Tornando a casa, sazi di cibo e di Enduro approfittiamo del tramonto per un ultimo colpo d’occhio alle colline, le gole, le campagne e le fiumare teatro della nostra stupenda Domenica.
Pippo Baudo? E chi ci pensa più….
Enzo Velotto
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