Dopo giorni e giorni di tempo uggioso, una stupenda giornata di sole primaverile ha salutato Domenica 25 Febbraio, i numerosi piloti che hanno partecipato, a S.P.Clarenza (CT), alla prima prova del Campionato Regionale di Regolar…ehm, Enduro, organizzata dal M.Club Laser.
Le operazioni preliminari del Sabato, hanno costituito, nonostante la fastidiosa pioggerellina, una piacevole occasione di incontro per i circa 150 piloti provenienti da tutta la Sicilia, molti dei quali con mogli e figli al seguito.
Il paese, avvezzo e ben felice della presenza di torme di enduristi, ha accolto la kermesse con la sua proverbiale ospitalità, grazie anche all’apporto dei padroni di casa, il sindaco Vincenzo Santonocito (miscela al 2% nelle vene…) che ha fornito il meglio in quanto a logistica, e l’instancabile Vito Pellegrino che con il fidato staff di Mototecnica, sempre presente al momento giusto, si è prodigato nel risolvere tutte le magagne dell’ultimo minuto ai partecipanti.
E veniamo al gran giorno: partenza puntuale e grande attesa per il numeroso pubblico di appassionati e curiosi che ha affollato i punti più spettacolari del lungo ed impegnativo percorso comprendente due prove speciali a giro, una in linea (ne riparliamo...), l’altra, un tecnico fettucciato, spettacolare per pubblico e piloti.
Il percorso di gara, al di là delle lamentele e dei numerosi ritiri per crollo fisico, è stato sicuramente quanto di meglio si potesse realizzare per varietà, tecnica e durezza, tenendo conto delle caratteristiche del territorio.
Sembrava a tratti di assistere ad una gara di regolarità di altri tempi, specie poi quando transitava sulla sua indistruttibile SWM anni ’70,(sogno adolescenziale del sottoscritto e di chissà quanti altri….) il mitico Filippo di Catania, che ha portato a termine la gara a dimostrazione che la forma fisica e la volontà non conoscono ostacoli.
E che soddisfazione trovare tante persone in mezzo alla mitica sciara “della Luna” di Nicolosi, riesumata per l’occasione con il suo paesaggio spettrale e le sue difficoltà naturali.
Asfalto, giusto il necessario per tirare il fiato e per raccordare i vari tratti del giro fra una pietraia, una rampa, un basolato, una mulattiera ed una colata lavica come quella in cui si è svolta l’unica prova speciale in linea; difficile, tecnica e molto muscolare allo stesso tempo, resa più sicura dal senso di marcia (in salita) che limitava la velocità e da alcuni aggiustamenti (rampe in tubi di ferro e tavolati di legno) effettuati dall’organizzazione per evitare nel limite del possibile cadute ed intasamenti.
Quante facce note si incontrano nel bel mezzo di una sciara sperduta in una domenica di sano Enduro!! Sembrava una riunione open di moto club con i vari Abramo, Barbagallo, Agosta, Biagianti, Arcidiacono, Santonocito (sempre lui, il Sindaco..), Gasso, Lizzio, l’immancabile quasi-decano Concetto Arena e tantissimi altri, sovente in compagnia di bimbi voraci incoraggiati dall’aria buona…
Tutti pronti alla battuta ed al commento sui piloti che arrancavano (beh diciamolo, in alcuni casi VOLAVANO!!!) sulle ripidissime salite della speciale, in compagnia di semplici appassionati, anche di mezza età che chiedevano informazioni agli “esperti”.
Già dal secondo giro il colore paonazzo dipinto sulle facce dei motociclisti e le parolacce (affettuosamente..) rivolte al buon Franco Battista la dicevano lunga sulla stanchezza imperante, ma fortunatamente per tutti come impone l’enduro dei giorni nostri, i controlli orari erano “larghi” e c’era ampia opportunità di recupero.
Chi scrive, il giorno prima della gara, si è cimentato in due giri completi di percorso, bellissimo anche per gli amatori, e si è ritrovato a fine mattinata steso sotto un albero con un fiatone equino, a rimpiangere vent’anni in meno e qualche anno di palestra in più!
Meditiamo enduristi…
Nonostante qualche (immancabile..) lamentela, va rivolto un plauso alla segnalazione del percorso. Non sono di certo un falco, ma anche fra la selva anarchica di vecchie indicazioni, perdersi era davvero difficile. Frecce verniciate, segnaletica in cartone affissa ovunque, indicazioni di percorso giusto e sbagliato, segnali di avvertimento per attraversamento abitati o incroci pericolosi…C’era tutto.
Magari, ogni tanto, anche per favorire gli enduristi da diporto e gli escursionisti del fuoristrada amatoriale, seppure impegnativo, sarebbe bello cancellare le vecchie frecce, magari sbiadite e con i colori che ormai si assomigliano tutti, lasciando solo quelle aggiornate degli ultimi tracciati.
Se è vero che uno dei criteri di valutazione di una gara di enduro è la capacità di attirare e non annoiare il pubblico, la prova speciale fettucciata ha centrato pienamente l’obiettivo!
Tecnica, sicura, ben delimitata e con una larghezza minima più che sufficiente in ogni punto, era situata in una locazione tale da renderla osservabile, comodamente sistemati sulla strada asfaltata sovrastante, per lunghissimi tratti, a tutto vantaggio della spettacolarità. Non mancava neanche il chioschetto dell’acqua, bibite e patatine!
Ma anche qua il vero spettacolo era il pubblico.
Volete mettere la pirotecnica presenza del mitico Alfio Longo, che dall’alto dei suoi….anni deliziava i presenti con consigli sul settaggio delle sospensioni, sulla preparazione fisica (e se lo dice lui….), oltre a lanciare frecciatine sulla mollezza dei costumi dei fuoristradisti di oggi!
Insomma, una bella giornata di fuoristrada, resa ancora migliore dallo spettacolo offerto dai mini enduristi, linfa vitale e futuro del nostro sport; ragazzini ed in alcuni casi bimbi, teneri a vedersi, ma con una grinta da paura!!!
Un plauso anche ai piloti che hanno sfidato il percorso con i loro “cinquantini” ed ancora una volta alla nonna SWM che ha tenuto alto l’onore delle “moto di una volta”.
Una bella giornata di quelle che fanno venire l’irrefrenabile voglia di tirare fuori il mezzo dal garage, o magari di comprarne uno anche usato, ed andarsi a godere pietre e sottoboschi, meglio ancora con una guida esperta ed iscrivendosi ad un moto club..
Tornando alla gara, sia chiaro che non esiste la manifestazione perfetta e neanche questa lo è stata, ma sicuramente sulla bilancia gli aspetti positivi pesano molto di più…
Per quanto concerne le classifiche, ci pensa il CO.RE. Sicilia a mostrarcele, corredate dai tempi e quant’altro.
Per noi fuoristradisti siculi, l’appuntamento è fissato Domenica 11 Marzo ad Acireale, per la seconda prova del campionato regionale organizzata dal M.C. Salvo Aiello.
Buon fuoristrada a tutti.
Le operazioni preliminari del Sabato, hanno costituito, nonostante la fastidiosa pioggerellina, una piacevole occasione di incontro per i circa 150 piloti provenienti da tutta la Sicilia, molti dei quali con mogli e figli al seguito.
Il paese, avvezzo e ben felice della presenza di torme di enduristi, ha accolto la kermesse con la sua proverbiale ospitalità, grazie anche all’apporto dei padroni di casa, il sindaco Vincenzo Santonocito (miscela al 2% nelle vene…) che ha fornito il meglio in quanto a logistica, e l’instancabile Vito Pellegrino che con il fidato staff di Mototecnica, sempre presente al momento giusto, si è prodigato nel risolvere tutte le magagne dell’ultimo minuto ai partecipanti.
E veniamo al gran giorno: partenza puntuale e grande attesa per il numeroso pubblico di appassionati e curiosi che ha affollato i punti più spettacolari del lungo ed impegnativo percorso comprendente due prove speciali a giro, una in linea (ne riparliamo...), l’altra, un tecnico fettucciato, spettacolare per pubblico e piloti.
Il percorso di gara, al di là delle lamentele e dei numerosi ritiri per crollo fisico, è stato sicuramente quanto di meglio si potesse realizzare per varietà, tecnica e durezza, tenendo conto delle caratteristiche del territorio.
Sembrava a tratti di assistere ad una gara di regolarità di altri tempi, specie poi quando transitava sulla sua indistruttibile SWM anni ’70,(sogno adolescenziale del sottoscritto e di chissà quanti altri….) il mitico Filippo di Catania, che ha portato a termine la gara a dimostrazione che la forma fisica e la volontà non conoscono ostacoli.
E che soddisfazione trovare tante persone in mezzo alla mitica sciara “della Luna” di Nicolosi, riesumata per l’occasione con il suo paesaggio spettrale e le sue difficoltà naturali.
Asfalto, giusto il necessario per tirare il fiato e per raccordare i vari tratti del giro fra una pietraia, una rampa, un basolato, una mulattiera ed una colata lavica come quella in cui si è svolta l’unica prova speciale in linea; difficile, tecnica e molto muscolare allo stesso tempo, resa più sicura dal senso di marcia (in salita) che limitava la velocità e da alcuni aggiustamenti (rampe in tubi di ferro e tavolati di legno) effettuati dall’organizzazione per evitare nel limite del possibile cadute ed intasamenti.
Quante facce note si incontrano nel bel mezzo di una sciara sperduta in una domenica di sano Enduro!! Sembrava una riunione open di moto club con i vari Abramo, Barbagallo, Agosta, Biagianti, Arcidiacono, Santonocito (sempre lui, il Sindaco..), Gasso, Lizzio, l’immancabile quasi-decano Concetto Arena e tantissimi altri, sovente in compagnia di bimbi voraci incoraggiati dall’aria buona…
Tutti pronti alla battuta ed al commento sui piloti che arrancavano (beh diciamolo, in alcuni casi VOLAVANO!!!) sulle ripidissime salite della speciale, in compagnia di semplici appassionati, anche di mezza età che chiedevano informazioni agli “esperti”.
Già dal secondo giro il colore paonazzo dipinto sulle facce dei motociclisti e le parolacce (affettuosamente..) rivolte al buon Franco Battista la dicevano lunga sulla stanchezza imperante, ma fortunatamente per tutti come impone l’enduro dei giorni nostri, i controlli orari erano “larghi” e c’era ampia opportunità di recupero.
Chi scrive, il giorno prima della gara, si è cimentato in due giri completi di percorso, bellissimo anche per gli amatori, e si è ritrovato a fine mattinata steso sotto un albero con un fiatone equino, a rimpiangere vent’anni in meno e qualche anno di palestra in più!
Meditiamo enduristi…
Nonostante qualche (immancabile..) lamentela, va rivolto un plauso alla segnalazione del percorso. Non sono di certo un falco, ma anche fra la selva anarchica di vecchie indicazioni, perdersi era davvero difficile. Frecce verniciate, segnaletica in cartone affissa ovunque, indicazioni di percorso giusto e sbagliato, segnali di avvertimento per attraversamento abitati o incroci pericolosi…C’era tutto.
Magari, ogni tanto, anche per favorire gli enduristi da diporto e gli escursionisti del fuoristrada amatoriale, seppure impegnativo, sarebbe bello cancellare le vecchie frecce, magari sbiadite e con i colori che ormai si assomigliano tutti, lasciando solo quelle aggiornate degli ultimi tracciati.
Se è vero che uno dei criteri di valutazione di una gara di enduro è la capacità di attirare e non annoiare il pubblico, la prova speciale fettucciata ha centrato pienamente l’obiettivo!
Tecnica, sicura, ben delimitata e con una larghezza minima più che sufficiente in ogni punto, era situata in una locazione tale da renderla osservabile, comodamente sistemati sulla strada asfaltata sovrastante, per lunghissimi tratti, a tutto vantaggio della spettacolarità. Non mancava neanche il chioschetto dell’acqua, bibite e patatine!
Ma anche qua il vero spettacolo era il pubblico.
Volete mettere la pirotecnica presenza del mitico Alfio Longo, che dall’alto dei suoi….anni deliziava i presenti con consigli sul settaggio delle sospensioni, sulla preparazione fisica (e se lo dice lui….), oltre a lanciare frecciatine sulla mollezza dei costumi dei fuoristradisti di oggi!
Insomma, una bella giornata di fuoristrada, resa ancora migliore dallo spettacolo offerto dai mini enduristi, linfa vitale e futuro del nostro sport; ragazzini ed in alcuni casi bimbi, teneri a vedersi, ma con una grinta da paura!!!
Un plauso anche ai piloti che hanno sfidato il percorso con i loro “cinquantini” ed ancora una volta alla nonna SWM che ha tenuto alto l’onore delle “moto di una volta”.
Una bella giornata di quelle che fanno venire l’irrefrenabile voglia di tirare fuori il mezzo dal garage, o magari di comprarne uno anche usato, ed andarsi a godere pietre e sottoboschi, meglio ancora con una guida esperta ed iscrivendosi ad un moto club..
Tornando alla gara, sia chiaro che non esiste la manifestazione perfetta e neanche questa lo è stata, ma sicuramente sulla bilancia gli aspetti positivi pesano molto di più…
Per quanto concerne le classifiche, ci pensa il CO.RE. Sicilia a mostrarcele, corredate dai tempi e quant’altro.
Per noi fuoristradisti siculi, l’appuntamento è fissato Domenica 11 Marzo ad Acireale, per la seconda prova del campionato regionale organizzata dal M.C. Salvo Aiello.
Buon fuoristrada a tutti.
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Testo Enzo Velotto 28.
Foto Luca Siculo 200%
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